CAMPIONATI INDOOR 1a GIORNATA: POCHE MA BUONE!

stefaniacadamuroSono cominciati sotto buoni auspici i Campionati ad Ancona. Buoni auspici per l’atmosfera generale positiva che si respirava, per la qualità dei risultati le belle gare che si sono disputate e, per quanto ci riguarda, per le buonissime, in alcuni casi imprevedibili, performances di nostre atlete.

Ha cominciato Tiziana Grasso in mattinata. Aveva un dentino da togliersi ed ha pensato bene di fare un 400m di qualificazione alla “ muoiasansonecontuttiifilistei!” Il risultato? Si è qualificata per la finale mettendo fuori dalla stessa due colleghe convocate pochi giorni prima in Nazionale a Tampere e lei… a Catania! Mitica Tiziana. In finale poi altra musica, fa una gara di nuovo troppo generosa in partenza e paga forse lo sforzo della mattina e chiude in 6° posizione (55”76 in batteria e 55”91 in finale). Nella stessa gara la nostra grande capitana Benedetta Ceccarelli (Carabinieri) scrive l’ennesimo capitolo del manuale “ La testa può dove…..”. La sintesi è sempre la stessa, quella di una scuola di pensiero che nel nostro Club ha tanti adepti. Il capitolo è quello “Determinazione & Motivazione” dove si evince che questi elementi sono l’essenza di un gesto atletico, condizione “necessaria” per far bene anche se “non sufficiente” (ci vogliono ovviamente qualità e salute). In una finale di buonissima qualità che la regina della specialità Daniela Reina ha interpretato con grande equilibrio, Benedetta ha di nuova fatto quello che tutti ci aspettavano facesse; ha controllano la gara ed ingaggiato sul finale l’ennesimo duello vincente corpo a corpo con la Spacca. Il risultato è stato il nuovo personale Indoor per la nostra capitana (54”01). Non lo facciamo mai ma due parole su Maria Enrica Spacca, atleta laziale che seguiamo da anni in forza alla Forestale, oggi le vogliamo scrivere: è un grandissimo talento che ha nel suo DNA i cromosomi della “determinazione & motivazione”, una atleta destinata a fare benissimo.

Nei 60H solo buone notizie. Una Giulia Pennella impaurita si domandava infatti, prima della gara, cosa ci facesse, lei junior 1° anno, in mezzo a cotanta gente. La stessa Giulia la risposta se la è data da sola un paio d’ore dopo quando in batteria, ha fatto il personale (8”61) mancando per un misero centesimo l’ingresso in finale! Bravissima Giulia, bella esperienza per te in attesa di Genova la prossima settimana. Altra gran bella notizia i progressi continui di Veronica Borsi (FFGG). Migliora il suo personale stagionale già in batteria (8”61) malgrado sia partita…dopo i fuochi, in finale, con i motori ancora in rodaggio ed in fase di recupero, malgrado un’altra partenza infelice ha fatto vedere che anche lei è iscritta al Club “ D&M”. Per lei altro miglioramento (8”57) e si porta a casa un incoraggiante quinto posto.

La determinazione non manca neanche a Sibilla Di Vincenzo, ma oltre che nell’Atletica lei la applica nello studio ed il risultato in questo campionato non la gratifica; chiude la gara in 6a posizione con un modesto 14.12.80 lontanissimo dal suo personale, all’aperto sarà un’altra storia.

Abbiamo lasciato per ultimo il racconto di una favola, quello che ha per protagonista assoluta della giornata (per noi, s’intende) Stefania Cadamuro. Ragazza particolare Stefy, un fisico super da vera saltatrice, una situazione logistica non facile per quanto riguarda la possibilità di essere seguita in allenamento, una sequenza di infortuni che l’avevano molto scoraggiata e portato lei, vero grande talento, molto vicino a lasciar perdere l’atletica. Noi l’abbiamo incoraggiata sempre, spronata a continuare ma tutto questo, per quanto fosse quello che potevamo fare, era poca cosa.. Stefania se ne è fatta una ragione, ha portato avanti una sua teoria quella di vivere l’atletica alla giornata basandosi sulle sue sensazioni del momento. Stefania è diventata così l’allenatrice di se stessa ma ancor più la personal trainer di… Stefania Cadamuro, che se sbaglierà sarà colpa sua ma se va bene il merito è tutto. In pedana poi è accaduto l’imprevedibile per noi ma, pensandoci bene, il prevedibile per chi più di chi scrive ne capisce di sport. Parte tranquilla su quote basse per salire quindi a un metro e 78, poi 81 ed infine 1,84! Ma come ha fatto Stefy? Senza preparazione specifiche, senza raduni in Africa od in America, senza tecnico, senza gareggiare prima? Ma come hai fatto? Qualcuno seduto in tribuna vicino mi dà del pirla “ Svegliati” mi dice “ quella è Stefania Cadamuro, una che se…” E’ vero, il mio amico ha ragione. Meglio tenersi dentro le cose. Brava Stefy, grande Stefy.

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