DA TALLINN IL RISCATTO: ORIANA DE FAZIO CONQUISTA L’ARGENTO CON LA STAFFETTA!

orianadefazioPer Oriana De Fazio è andata come nelle favole o nei sogni quando uno chiude gli occhi e, per addormentarsi, comincia a spaziare con la mente “che bello, mi sono conquistata il posto in staffetta e mi hanno assegnato la prima frazione” – avrà fantasticatola nostra Oriana sul suo lettino in albergo alla vigilia della gara- “Chissà, magari domani andremo in finale e addirittura finiremo vicine al podio! Ma no, prenderemo una medaglia, sicuro! Dobbiamo prenderla! Io volerò e con tre compagne così tutto sarà possibile!”

Immaginiamo siano stati, grosso modo, questi i suoi pensieri nell’addormentarsi ieri sera a Tallinn alla vigilia del suo debutto in questi Europei Juniores, ed avrà ripensato certamente ai tanti sacrifici fatti assieme al suo tecnico Vincenzo Renda da ottobre in poi con la fissazione della maglia azzurra da conquistare, alla sua famiglia, alle tante prove da superare e superate, alla conquista avvenuta -gara dopo gara- della fiducia dei Tecnici Federali, al suo Club con il quale vince da sempre proprio in staffetta, all’orgoglio di una stagione che a questo punto potrebbe diventare fantastica al quadrato (visto cosa l’attende da settembre in poi) ma forse si sarà anche agitata quando avrà pensato  alla responsabilità che l’attendeva l’indomani e che non poteva di certo scansare: l’obbligo di partire forte e lanciare la sfida. Magari, pensandoci bene, Oriana la notte della vigilia avrà dormito poco…
Probabile che lei, come le altre, solo dopo le qualificazioni di stamane corsa in 44″56 (nuovo Record Italiano) abbia preso coscienza piena di essere un gruppo forte, di far parte di un quartetto da sballo, targato Oriana De FazioIrene SiragusaAnna Bongiorni e Gloria Hooper! La finale, corsa nel pomeriggio, forse è stata più facile perché l’adrenalina – ormai a mille – era  tutta direzionata verso il risultato e non più condizionata dall’incognito di una qualificazione. Risultato che è stato poi eclatante: un argento strepitoso, unica medaglia del settore femminile purtroppo (!) in quel di Tallinn, un ulteriore Record Italiano (44″52) ed a conclusione dell’impresa un sorriso sfoggiato sul podio dalle quattro ragazzine che più bello non poteva essere!
Staserà magari Oriana stenterà ad addormentarsi e certamente rivivrà ad occhi aperti quei 44 secondi e spicci di gara, l’abbraccio con le compagne e non solo. Brava Oriana, seguita a fantasticare perché per te la stagione (agonistica) dei sogni  è appena iniziata visto che a settembre avrai tre occasioni – fra Italia e Spagna- per fare…Poker!
Per chiudere le parole apparse su www.fidal.it e scritte, praticamente in diretta, daRaul Leoni:  “dopo l’impresa mattutina, le ragazze azzurre si ripetono pari pari nella gara che vale una medaglia. Qualcosa da ricordare per la vita, perché un argento così non si scorda. Le cifre parlano di un nuovo record italiano dopo quello della batteria, da 44″56 a 44″52, ma soprattutto si tratta di festeggiare un podio storico. Come storica è la finale che consegna al quartetto tedesco l’oro e il primato europeo juniores con 43″42: pensate, il precedente era dell’ex Germania Est (!), 43″48 ai Mondiali juniores di Sudbury 1988. Ma torniamo alle nostre ragazze: eguagliato il piazzamento di Nyiregyhaza ’95, della staffetta guidata all’argento dall’esordiente Manuela Levorato. Qui la forza è quella del gruppo e basta vedere le azzurre sfilare accanto alle gigantesche britanniche nella zona mista: “E sì, le abbiamo battute – dicono all’unisono – anche se sono alte in media 15 centimetri più di noi: per fortuna c’è Gloria che la alza un po’”. Ma oggi non ce n’era per nessuno: le quattro italiane si sono presentate ai blocchi sul piede di guerra, con strisce blu sulle guance a mo’ di guerrieri pellirosse: “Non eravamo disposte a cedere neanche un metro”. Un pensiero per ciascuna: con Gloria (“Per Colui che mi guarda da lassù …”), Anna (“Soprattutto una dedica per mio padre”, anche perché Giovanni Bongiorni fallì il podio arrivando 4° con la 4×400 juniores ad Atene ’75), Irene (“per la mia allenatrice e per Hassane, l’ostacolista che non ha potuto essere qui”) e Oriana (“Per la mia famiglia”).”

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