D’ARTAGNAN E I TRE MOSCHETTIERI. IL SUCCESSO DEL 2011 VIENE DA LONTANO

marmottaStagione finita, è ora il momento dei consuntivi.  In una prossima news lo faremo seriamente, raccontando tutto quello che è successo in un anno spettacoloso ed irripetibile anche se è vero che queste parole le ripetiamo ogni anno ma poi….

Oggi vogliamo invece, giocando con immagini e parole, segnalare agli addetti ai lavori ed in particolare a chi ci segue, i quattro protagonisti principali di questa nostra storia di successo,  quattro persone che oltre ad essere eccellenti tecnici sono, per motivi diversi e con diversa gradazione, l’anima della società, comunicatori formidabili capaci di amalgamare un ambiente come pochi sanno fare. D’Artagnan e i tre moschettieri, per l’appunto. Una storia lunga anni ma fresca come se fosse nata ieri. E’ risaputo: le news devono essere brevi e concise. Ebbene,mettetevi l’anima in pace. Se volete conoscere il finale il vostro sarà un lungo leggere.

Lui è Mauro Berardi, il Direttore tecnico del Club, l’uomo più vincente dell’Atletica Leggera italiana di questo nuovo millennio, forse di sempre. Di ciò, dopo i trionfi di settembre, se ne sono accorti tutti, a partire dalla concorrenza per arrivare ai Media della carta stampata ed ai siti specializzati. La Federazione lo conosce bene, dal Presidente Arese in giù,  ma -grazie al cielo per noi e male per l’Atletica nazionale!- nessuno si è mai fatto sotto per verificare una eventuale sua disponibilità ad occuparsi quanto meno dell’Atletica dei giovani, settore che cresce, che c’è ed è ricco di talenti ma che in pochi sanno riconoscere fermandosì i più ad una disamina a “terminale” (che cattiveria la nostra!) dei risultati od una convocazione pura e semplice ai raduni dei primi della classe; la storia del dito e della luna. Mauro Berardi sarebbe la persona giusta per la squadra azzurra, la persona  che potrebbe renderci più dolce Brasile 2016 ed una grande Roma 2020 se mai le Olimpiadi approdassero in Italia. Questo semprechè decidessero (in Federazione) di cambiare, di rinnovarsi proprio nelle questioni cardine quali sono ad esempio il reclutamento e l’approccio al movimento giovanile e lo facessero lavorare con i giovani ed i loro tecnici come lui certamente sa fare. “Se non è così ci sarà un motivo!” dirà qualcuno. Si signori, il motivo c’è ed è proprio quello che pensate …se pensate male!

Noi Mauro lo conosciamo da anni, da quando nel ’94 abbiamo iniziato ad operare sui campi. Mauro all’inizio aveva collaborato con noi, per poi uscire ed approdare ad una società di Frascati. In seguito abbiamo fatto di tutto per riportarlo a casa riuscendoci nel 2001. Da allora con lui sono arrivati 42 dei 45 titoli Societari che hanno segnato la nostra storia e tante atlete che in questi anni ha via via individuato come talentuose, scelto, fatte crescere in squadra (con grande merito, ben s’intende, dei loro rispettivi tecnici)  e  lanciato  sul proscenio nazionale ed internazionale hanno vinto con la nostra maglia 145 Titoli Italiani Individuali (un numero enorme, “apocalittico” per un Club solo femminile!) sui 161 del nostro palmarès complessivo. Nella foto Mauro è con la moglie Tiziana Tavoni anche lei tecnico storico del Club che con noi ne ha vissute veramente tante. Una nota di colore. Quando Berardi leggerà questa nota si adombrerà ed arrabbierà non poco; è il suo carattere. Pazienza, se ne farà una ragione. Va infine chiarito che Mauro Berardi è da anni anche Dirigente e Consigliere, insomma è sinonimo del Club stesso.

 

Questo signore nella foto è Alighieri Tarquini, un vero “santone” dell’atletica leggera laziale. Lui è da annoverare, nei fatti, fra i soci fondatori del Club, quando ancora ci chiamavamo Sai Assicura Progetto Atletica. Dal 1996. Alighieri (ndr: è il nome di battesimo) prima a Vicovaro e poi a Tivoli porta avanti una scuola di atletica per giovani sempre ricca di sorprese e qualità. I maschietti che escono dal suo Club, l’Atletica Tiburtina, quando passano nella categoria “Allievi”, approdano ad altri Club ma le “femminucce” vestono da sempre il nostro body, e diventano “marmotte” ( il loro portafortuna, vedi foto in alto), nome di battaglia che si sono date anni fa in primis le Allieve e poi crescendo, nel tempo anche le Juniores ed infine le ragazze dell’Under 23 che vestono oggi il nero-ciclamino. Diverse ragazze di Tivoli -singolarmente od inserite in un contesto di squadra o di staffetta- hanno vinto già da giovanissime tanto da poterne raccontare le gesta un domani ai figli (!)  ed inondare di foto facebook. Provare per credere. Alighieri crediamo sia fra i tecnici più amati dai propri atleti e non solo (leggete nella news del 20 settembre cosa dicono di lui!) e  rappresenta in termini di educazione, di amore per lo sport e  salvaguardia dei valori .quanto di meglio un genitore possa chiedere allo sport. Da un anno a questa parte poi sempre a Tivoli ed a Roma ha iniziato la sua collaborazione con noi un altro tecnico straordinario che Alighieri considera un fratello, un tecnico che ha lasciato il segno anni fa  nell’atletica italiana ed è tornato a farlo con noi. Si tratta di Vincenzo De Luca. Ma questa è un’altra storia e ne parleremo nei prossimi mesi.

Quest’altro signore che vedete qui affianco si chiama Michele Sicolo ed è entrato a far parte della nostra famiglia sportiva relativamente da poco, dal 2005. Con lui, in questi anni, si è reso possibile e concretizzato un cambiamento strutturale pianificato ed “in itinere” da anni ma che ha avuto il suo momento di svolta proprio nel 2005, con il suo arrivo. Un evento decisivo, che ci ha consentito di passare da una squadra di vertice nel Settore Assoluto ad un Club di vertice anche e soprattutto nel Settore Giovanile grazie, lo vogliamo dire, anche ad una intuizione ed alla disponibilità dimostrata in quegl’anni da  Adelmo Borsi, Michele, oltre ad essere un tecnico preparato, è un appassionato di questo sport, un esperto del settore giovanile come pochi, “aggregatore” di qualità straordinaria. Noi siamo famosi per la capacità delle nostre capitane e delle nostre squadre di fare “spogliatoio”, un aspetto sociale dello sport che spesso, nel nostro caso, ha fatto la differenza ma questa tradizione tipicamente nostrana ha tratto origine oltre che dall’animus pugnandi di una grande capitana del passato quale fu Annarita Sidoti (non a caso campionessa Mondiale di marcia ad Atene) anche dalla triade, Berardi, Tarquini e Sicolo per l’appunto, che su questo argomento potrebbe scrivere un trattato da far leggere a chi sostiene che l’Atletica Leggera è uno sport esclusivamente individuale ed i Campionati di Società (CdS) non servono. Falso al quadrato. Avremo modo di riprendere l’argomento.

Nei nostri anni sia comunicare sia la necessità di avere la notizia e/o qualsiasi informazione nel più breve tempo possibile è ritenuto elemento prioritario nella vita di tutti noi. In verità non è così, spesso non sarebbe indispensabile “consumare” le notizie in tempo reale ma nei fatti la cultura di questi anni ha portato a questo. Il piatto va a chi prima arriva. L’hanno dimostrato, nel nostro piccolo anche due atlete di Tivoli, Weronica Cipriani e Beatrice Marini, che hanno creato, pochi mesi fa su facebook,  un gruppo chiuso, “ASD AUDACIA RECORD ATLETICA”  che sta avendo un successo incredibile a conferma che la rete è il mezzo più rapido ed immediato per comunicazioni polivalenti e capacità aggregativa. Questa cosa noi l’avevamo ben compresa da anni  e realizzata nel maggio 2006 dando il via ad un sito tutto nostro. L’artefice di tutto fu allora, e  lo è tuttora, Giacomo Galletto, laureato in Informatica e Tecnico nazionale che segue diiversi atleti di spessore, fra questi la nostra Chiara Gervasi. Giacomo non solo ci indicò la strada ma costruì lui stesso il sito, lo aggiornò e lo modificò nel tempo. Quello sul quale stiamo operando è la terza versione che probabilmente andrà in pensione nella primavera del 2012 per essere sostituito da un blog più potente e completo. Giacomo è stato quindi, in questi anni la quarta gamba sulla quale si è costruito il nostro successo. Non potendo disporre infatti di campi di allenamento in esclusiva, di entrate sufficienti e di personale in busta paga, il ruolo del sito in questi anni è stato via via crescente tanto che la sua capacità comunicativa, aggregativa e  di divulgazione della immagine, sopratutto in senso istituzionale, è stata dirompente. Sono ormai centinaia di migliaia ogni anno i clic conteggiati; niente male nel nostro settore.

Leggerci è stata lunga ma speriamo lo abbiate considerato un tributo gradito e dovuto; grazie per aver resistito fino in fondo. Mauro, Alighieri, Michele e Giacomo sono la punta (consistente!) di un iceberg che si sostiene però grazie a decine di tecnici che operano un pò ovunque ed ai sette Club Giovanili collegati che ogni anno producono nuovi talenti. Rimane, e questo va rimarcato,  il dispiacere di un settore interno, quello della Propaganda, dei giovanissimi, più volte rilanciato ma mai decollato. Ci riproveremo: nel 2012  e vinceremo anche questa scommessa.

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