ITALIANI ALLIEVE : SARA, SARA, SARAAAA! ROBA DA PAZZI!

carnicelliE’ arrivato da Rieti un altro oro, quello di Sara Carnicelli. Un oro strepitoso ottenuto da un’altra nostra “bimba” che, aprite bene le orecchie, in quindici giorni quindici (!), lei, Allieva del ’94, prima ha corso i 3000 siepi da protagonista a Castellon realizzando il nuovo PB e diventando Campionessa d’Europa Juniores, poi ha corso la stessa distanza  a Sulmona realizzando di nuovo il PB (11’23”00) al termine di un’altra gara strepitosa conquistando anche lei, da protagonista, lo Scudetto Assoluto, il 10° consecutivo del Club, quello della leggenda. Infine, questa ragazzina dagli occhi dolcissimi, poche ore fa, a Rieti è diventata Campionessa d’Italia Allieve nella sua gara, i 2000 siepi, stampando l’ennesimo PB (7’11”93) grazie alla sua terza gara perfetta in due settimane.

E così sia! Per lo speaker Gianni Marchetti -che ringraziamo per l’applauso che ha chiesto al pubblico di tributare al nostro Club per i tanti successi nel 2011- la vittoria di Sara è stata una sorpresa ma per tutti noi non lo è stato affatto perché sapevamo del suo magnifico stato di forma, della sua sorprendente -visto l’età- capacità di leggere le gare e  del suo rush finale devastante, insostenibile per chicchessia al suo livello. Per la cronaca, Sara frequenta il quarto Alberghiero ed anche  a scuola va come un treno ….7,6 la media!

Questo talento puro di Cerveteri è  una ragazza dall’equilibrio fisico e mentale fuori norma, in gara rispettosa e diffidente il giusto ma sempre capace di esprimersi al meglio. Ci ricorda nel gesto atletico, nel modo di stare in pista e nella capacità di centrare gli obiettivi, una giovanissima atleta della Forestale-Cariri di cui siamo tutti, in Audacia Record, incantati, la Giulia Martinelli di tre anni fa anche se con minore spessore nel tenere un ritmo gara ma in compenso con un finale molto più aggressivo.

La vittoria è arrivata come doveva arrivare. Ha concesso prima qualche metro di troppo e lo ha fatto fino ai 1600metri. Poi, come sempre, ha scatenato l’inferno recuperato 30/40 metri  e tre posizioni  e portatasi in testa, aveva già vinto ad 80 metri dal traguardo. Raul Leoni su Fidal.it, così commenta la gara: “2000st F (finale): Si corre per il titolo, ma forse anche contro il cronometro: “l’aspirazione delle migliori è quella di scendere finalmente sotto i 7′, un muro violato finora solo da Valeria Roffino in questa fascia di età. E così si crea inizialmente un quartetto formato da Christine Santi, Isabel Tribus, Sveva Fascetti e Camilla Matese. Dopo un passaggio in 3’35” al chilometro, le prime due prendono decisamente la testa. Nel penultimo passaggio alla riviera è la Tribus a forzare il ritmo e la co-leader modenese, capolista stagionale, scivola indietro dopo la campana. Poi è Sara Carnicelli che rimonta in modo irresistibile negli ultimi 200 metri vincendo il titolo decisamente a sorpresa (quasi 10″ di miglioramento per l’atleta di Cerveteri, in forza dell’Audacia Record): per la soddisfazione del tecnico Fabio Grassi, animatore dell’atletica braccianese”.

Abbiamo fatto delle domande a Sara per capire cosa mai avesse in testa durante la gara:“Pensavo di aver perso troppo all’inizio, mi ero anche demoralizzata un po’ ma poi mi son messa tranquilla sul mio passo ed ho capito che le gambe giravano eccome! Allora, mi son detta, posso tentare un podio ed infine ai duecento finali  ho pensato che potevo farlo, potevo vincere! Le gambe andavano via da sole e, superata la Santi sul rettilineo finale, ha capito che nessuna mi avrebbe più ripreso!”.  Ma Sara, sei consapevole di cosa hai combinato in soli 15 giorni?- “No, non credo ancora di esserlo. Ho fatto esperienze incredibili ed ho vinto quanto mai avrei minimamente immaginato di fare solo un anno fa. Qualcuno, per favore mi svegli perché è un sogno, vero?” No Sara, non è un sogno. Sei sveglia.

 

“Il cambio di squadra, il clic che è scattato nella sua testa  per l’onore di indossare questa maglia, ha aiutato di certo la sua maturazione anche grazie alle tante esperienze di alto livello fatte in pochi mesi” – Così interviene il co-protagonista di questa bella storia di sport, il suo tecnico Fabio Grassi – “Sara ha iniziato solo da poco a fare lavori più specifici ed i suoi progressi in allenamento di questi ultimi mesi, mi hanno rafforzato nel convincimento del suo grande potenziale che, in gran parte, è ancora da esplorare. Stare a contatto poi con la prima squadra le ha fatto capire tante cose e rafforzare l’autostima” – Bene Fabio, ci fa piacere ma ora ritorniamo al banale che banale poi non lo è mai. Sara, fai la tua dedica: “non ho dubbi: a papà e mamma ed al mio Tecnico Fabio Grassi! Va da se che sono orgogliosa  di essere una atleta della Audacia ed invio un abbraccio a tutte le mie compagne di squadra!”

Siamo proprio contenti anche noi. Sara ci ha portato in dono il 14° Titolo Italiano del 2011, il 161° in poco più di tre lustri. E, sempre per non farci mancare niente, ricordiamo che siamo un Club solo in rosa. E’ doveroso e giusto ricordare che Sara è cresciuta nella ”Atletica Sabatina” e dopo una esperienza nel “Alto Lazio” è arrivata da noi proprio per fare quel “clic” che il suo allenatore aveva pensato fosse necessario.

In una giornata così non devono passatre inosservati altri due risultati di rilievo. Nella finale dei 400m Fabiana Panei ha corso bene, ai suoi livelli ed è giunta 5^ in 59”05. Infine la staffetta 4×400 (Cicchetti/Napoli/Gigantino/Panei) non si è espressa certo al massimo del potenziale visto che qualcuna si è presentata non al massimo della forma.  Rimane confortante il 4° posto Finale con il tempo di 4’08”23 ma con il rimpianto di un podio non raggiunto ma che era certamente possibile.

Alla Prossima.

Foto G.Colombo/FIDAL e Archivio Audacia Record Atl.

 

Risultati di Rieti

http://www.fidal.it/2011/COD3124/Index.htm

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