A vederlo correre dentro lo stadio di Caracalla a Roma non sembrerebbe proprio un Manager finanziario a capo peraltro di un gruppo che porta il suo nome. Marco Nasti di anni ne ha trentanove ma ne dimostra molto meno ed al campo tutti lo conoscono ma pochi sanno che la sua professione non è certo fare il velocista ma ben altro!
Già, perché Marco è a volte Dottor Jekill a volte Mister Hide, nel senso buono si intende perché lo vedi arrivare al campo in giacca e cravatta con due telefonini aperti contemporaneamente a volte sbraitante e comunque serioso per poi, dopo un attimo, uscire dagli spogliatoi sorridente ed “abbardato” come solo i velocisti sanno fare, pronto ad un rapido riscaldamento (“di tempo ce n’è poco, caro Enrico!”) per poi indossare le chiodate e sudar sangue sul programma di allenamento giornaliero preparato dal suo coach storico, Mario Cotogno. Marco Nasti fa sport da sempre e da anni “correre” sembra essere il lait motiv della sua vita, nel lavoro come nello sport. Fra l’altro come “Master Over 35” il nostro amico se la cava niente male capace com’è di chiudere ancora un 100m attorno ai 12” vantando fra l’altro un personale in carriera di 11”40.
Marco Nasti lo trovi dappertutto, dove c’è una gara lui c’è. Lo riconosci subito perché indossa la maglietta dell’Atletica Colosseo 2000, la “sua” squadra quella che ovviamente sponsorizza.
Ma Marco è imprevedibile e di passioni ne ha tante altre, hobbies che spesso diventano anche lavoro come è successo con la musica e la gestione di eventi teatrali.
D – Ciao Marco, da dove nasce questa tua incontenibile passione per lo sport? Facile risponderti. Mio padre era un atleta ed è stato lui a farmi conoscere la pista di atletica, cosa che mi ha dato e continua a darmi grandi soddisfazioni
D – Hai un idolo di riferimento a cui ti ispiri? Che domande fai ad un velocista? Bolt, ovviamente, come tutti. Che spettacolo ragazzi!
D – Come concili lavoro, famiglia e sport, dove trovi il tempo? Onestamente è complicato ma io mi sono organizzato bene. Per allenarmi sfrutto – ogni volta che posso-. le ore dei pasti. Mia moglie lavora quanto me e quindi riusciamo a conciliare bene il nostro tempo
D – Quante volte a settimana vai al campo, chi ti segue? Se posso lo faccio cinque volte a settimana ed il mio profeta, lo sai benissimo, è Mario Cotogno!
D – hai deciso di rivestire un ruolo significativo nel nostro Club “marchiando” con una tua sponsorizzazione l’evento “Coppa Campioni Junior 2011” Cosa ti ha spinto a farlo? Hai dimenticato che faccio l’Imprenditore e mi piace vincere le sfide? Ebbene innanzi tutto conosco molte delle vostre atlete e ho grande fiducia nei vostri Dirigenti, gente capace di raggiungere obiettivi straordinari. Ebbene in Spagna si può tentare di vincere, ci sono tutti i presupposti, salute delle atlete permettendo! D’altronde se solo si riuscisse a salire sul podio sarebbe la prima volta per un Club italiano, figuriamoci se poi dovessimo…..! Una trasferta così articolata aveva bisogno di un “sostegno specifico” ed io sono stato subito disponibile. D’altronde lo sapete benissimo che sono un vostro tifoso!
D – Perché “vostro”? Ormai sei dei nostri. Verrai a Castelòn il 17 settembre? Purtroppo non potrò esserci per motivi di lavoro e mi spiace da morire perché il risultato sarà eccellente! Sarò comunque presente per un saluto alla squadra all’incontro con la stampa che si terrà alla vigilia della partenza la sera del 15 settembre. Saremo “noi” (come vedi non mi tiro indietro) e le Fiamme Gialle Simoni, vale a dire il meglio del meglio. Due squadre che si faranno apprezzare in Spagna. Vendicheremo Daegu. Scherzo ovviamente!!
Grazie Marco, vorrà dire che ci verrai a riprendere a Fiumicino al ritorno ma l’uccellino mi ha detto che il vero motivo per cui non verrai a Castelòn è un altro o…sbaglio?