PARAOLIMPIADI: ASSUNTINA, ANNALISA ED ALEX, CHE EMOZIONI! NEL FRATTEMPO VERONICA…

Non ce ne vorrà Veronica Borsi (FFGG) se tratteremo di gran fretta lo spettacoloso 13”07 che ha realizzato ieri sera a Rovereto sui 100h. Ci sarebbe infatti  tanto da parlare di lei e di questa impresa settembrina soprattutto perché ancora non scompare la rabbia per l’infortunio assurdo che in maggio le ha impedito di essere presente agli Europei prima e forse, visto la situazione, anche alle Olimpiadi di Londra. Quindi brava Veronica ma che rabbia, che rabbia! Domani Veronica scriverà per noi e riprenderemo l’argomento perché merita ben altra attenzione.

Spazio allora ad Assuntina, Annalisa ed Alex, a tre meraviglie del cuore che lo sport Italiano ha l’onore di celebrare in queste Paraolimpiadi.

Senza nulla togliere a tutti gli altri protagonisti di Londra, siamo di fronte a tre storie di vita particolari ed è facile per tutti noi capirne il grande significato morale, l’insegnamento etico. Tre storie che si sono intrecciate in meno di 24 ore e che ci devono far riflettere, tre medaglie che sono tre spot incredibili a vantaggio di chi vuole aprire la mente al prossimo, tre imprese sportive che ci possono aiutare ad aprire gli occhi sul mondo dei diversamente abili che è per definizione il nostro.

Chi sono Alex Zanardi ed Annalisa Minetti (non vedente e guidata in gara da  Andrea Giocondi) e la loro storia di vita lo sanno tutti. Hanno vinto rispettivamente un oro ed un bronzo (Annalisa sulla pista che ha consacrato Bolt) e lo hanno fatto provenendo il primo dall’Automobilismo e la seconda dal mondo della musica ma con in comune la voglia di dimostrare che nella vita spesso si può raggiungere un obiettivo se lo si vuole con la loro stessa determinazione.

Forse meno nota ai più è la storia che ci tocca da vicino, quella di Assuntina Legnante, amica di sempre ed avversaria di una vita sui campi di Atletica. Assuntina per anni ha rappresentato il più grande ostacolo per noi nei confronti -in chiave Scudetto- con la sua squadra di allora, la Camelot Milano. L’atleta campana era ed è ancora riconosciuta nel mondo dell’Atletica Leggera Italiana come una vera numero uno del primo decennio di questo secolo. Costretta a lasciare l’attività fra i normodotati proprio per il suo handicap alla vista, si è reimpossessata di quel sogno olimpico che la Federazione ed il Coni avevano dovuto negargli. Lo ha fatto lanciando il peso a 16,74 metri, nuovo Primato Mondiale della categoria T11/T12. Con questa misura lei, capace di un 19,20m Indoor nel 2002, oggi sarebbe ancora la 3^ in Italia nel ranking del peso e se ce la trovassimo contro a Modena fra 15 giorni in occasione dei CDS, malgrado oggi sia costretta a lanciare da fermo, rappresenterebbe per noi ancora una volta un grandissimo scoglio da superare! Grande Assuntina!

Meeting di Rovereto

http://www.dbresults.net/Rovereto2012/index_web.php

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