BERARDI E MEUTI

CHI VA’ E CHI VIENE: NE PARLA MAURO BERARDI. ELENA MEUTI SI PRESENTA.

E’ giunta l’ora di dare le notizie che ogni anno, di questi tempi è giusto dare. Ecco quindi i nomi di  chi ha lasciato la nostra maglia e di chi la indosserà già nelle prossime settimane. Ci ragguaglia su tutto il Direttore Tecnico Mauro Berardi.
D- Mauro cominciamo da chi purtroppo ha cambiato casacca  

Quest’anno ci sono stati movimenti importanti, dice Mauro, che incideranno non poco sull’assetto sportivo del Club. Manuela Vellecco, una fra le più forti ostacoliste italiane, è passata al Fanfulla Lodigiana. Una scelta non facile la sua che ha indossato per anni la nostra maglia, da allieva in poi, vincendo con essa CdS e titoli individuali. Stesse considerazioni e stessa trafila giovanile per Laura Rendina, nazionale delle PM ed atleta di assoluto valore vestirà la maglia del GS Valsugana. La giavellottista Adriana Capodanno e la velocista Elisa Romeo sono passate all’Atl. Brescia;   Cristina Paganelli, anch’essa atleta dalle grandi qualità, si è accasata nel Club del suo allenatore, la Palatino Campidoglio di Roma. Infine ha cambiato casacca anche Tiziana Grasso, protagonista di tante imprese (Scudetti, Coppa Campioni e titoli etc). Tiziana ha scelto di gareggiare in Emilia Romagna ed è passata al Cus Parma.  A tutte queste atlete ed ai loro tecnici va il nostro ringraziamento più sentito per tutto quello che hanno fatto con noi e per aver contribuito ai nostri successi; a loro anche un grande “in bocca al lupo” per la stagione 2010”.

D- Va bene Mauro, sono partenze gravi sotto l’aspetto tecnico ed in alcuni casi sono "pezzi" di storia che ci lasciano. Partenze dolorose quindi anche per noi ma ci dai qualche buona notizia !  

 Le novità sono tante. Molti gli arrivi fra le allieve dalle Società Giovanili collegate e dal nostro vivaio. Di loro e più in generale della squadra Allieve  però ne parleremo in un apposito spazio nei prossimi giorni. Partiamo quindi dalle Junior. Gareggeranno con noi, da quest’anno, la saltatrice piemontese Valentina Negro (allenata da Davide Di Chiara) e la velocista campana Oriana De Fazio (allenata da Enzo Renda). Due arrivi importantissimi, di grande qualità e prospettiva, talenti veri che assieme alle nostre neo-junior  daranno alla squadra Under 23 una mano importante nel tentativo di puntare al terzo Titolo Italiano consecutivo, operazione difficile ma non impossibile! Sono poi arrivate due atlete senior di eccellenza nazionale e di grande carisma. Cristina Grange è infatti, in questo momento, una fra le più forti ottocentiste italiane. Arrivata tardi alla grande Atletica, piemontese anche lei, Cristina è allenata da un tecnico che, con Daniela Graglia,  ha segnato la storia del nostro Club, Alessandro Nocera. Infine è approdata in FONDIARIA – SAI una romana doc, da sempre nel nostro cuore, Elena Meuti, saltatrice dai grandi mezzi capace di ogni possibile impresa. Elena è allenata dai fratelli Ciotti, un marchio di fabbrica di assoluto valore e garanzia. A loro, ed ai loro tecnici va il nostro più cordiale benvenuto ma voglio ringraziare soprattutto i Club di provenienza (Atl. Canavesana e Polisportiva astro 2000) per la disponibilità dimostrata nell’accogliere e dar seguito al desiderio delle ragazze  di provare una nuova esperienza sportiva con la nostra maglia”

Grazie Mauro ora è tutto chiaro. Cominciamo quindi da subito ad approfondire la conoscenze delle "new entry". Le prime domande sono ovviamente per Elena Meuti ma nei prossimi giorni parleremo anche di Valentina, Cristina ed Oriana.

D- Ciao Elena, benvenuta tra noi! Saranno dieci anni che ti inseguiamo, da quando a vederti in allenamento sul triplo alla Farnesina strabuzzavamo gli occhi per tanta qualità. Ora finalmente porterai la nostra maglia ma  ti ritroviamo saltatrice in alto tra le più forti d’Italia e di sempre. Ma quale è la tua vera passione? 

Prima di tutto vorrei ringraziarvi per avermi dato la possibilità di far parte della vostra "famiglia" e dirvi che non vedo l’ora di raggiungere grandi risultati con voi! Per quanto riguarda la mia vera passione devo dire che anche se il triplo è e resterà sempre nel mio cuore mi sento in tutto e per tutto una saltatrice in alto. Ho provato ad allontanarmi dall’alto in momenti di crisi tecnica ma alla fine la vista del “materassone” mi ha sempre fatto ritornare sui miei passi. Il triplo per me è una scossa di adrenalina, posso affrontare la gara anche solo con quella, mentre nell’alto ho bisogno di corpo, anima e cervello! Nell’alto c’è una componente psicologica più importante rispetto al triplo e questo lo trovo di gran lunga più stimolante! Provo a spiegarmi meglio: il fatto di sapere prima la misura da affrontare suscita una lotta interna che a volte funge da stimolo ed altre, aimè, da limite; in più c’è la componente stanchezza,  più si è stanchi e più l’asticella si alza ed anche qui bisogna dar fondo a tutte le risorse psicofisiche che si hanno per  passarla! Infine va detto che nell’alto si vola e lo si fa senza ausilio di attrezzi (come nell’asta), solo con i propri mezzi ed io ho sempre sognato di volare!!! 

D- Elena, sei reduce da un anno difficile in cui hai anche cambiato allenatore. Sei in continuo movimento: Formia, Pomezia, Ostia (FFGG) e…Rimini. Ma chi ti da tutta questa energia? 

Penso che quando si tratta di passione come nel mio caso non c’è ostacolo  che tenga,compresi i viaggi, che affronto volentieri vivendoli non come sacrifici bensì come opportunità! Al CONI di Formia ho la possibilità di confrontarmi con atleti di tutto il mondo, metodologie di allenamento  diverse ed a vivere in funzione dell’allenamento si respira atletica dalla mattina alla sera e questo per me è bellissimo. Quest’anno poi mi alleno con Giulio e Nicola Ciotti ed anche la loro carriera è stata turbolenta da questo punto di vista. Loro sono  eccellenti atleti di livello internazionale e sono al contempo un grande esempio di tenacia e passione ed anche per questo li stimo. Sanno mettere molto bene in pratica il detto "VOLERE è POTERE", è importante me me seguirli anche in questo! Con loro ho ritrovato l’aspetto ludico del campo, ho ricominciato a divertirmi non solo nel saltare ma in tutte le forme dell’ allenamento!  

D- Elena, avrai  compagne di squadra di eccelsa qualità ma tutte, come nella nostra tradizione, con una particolare propensione a vivere, oltre la propria individualità, l’atmosfera del gruppo, dello spogliatoio. Tu sei notoriamente una "single" atleticamente parlando. Come reagirai in questo ambiente da  "tutte per una, una per tutte"? 

Sono convinta che lo scambio di energie e di esperienze con persone di alto livello, come le mie compagne di squadra, non potrà fare altro che accompagnare la mia crescita  come atleta e come donna. Sicuramente per me sarà una nuova esperienza ma sono serena e sicura di volerla vivere con umiltà ed entusiasmo.  

D- Sei una stakanovista del lavoro, una perfezionista. Te la sentiresti di descrivere il tuo carattere, di fare come si usa dire outing? 

Ahi ahi ahi! In realtà non mi sento molto in grado di farlo o, per dirla meglio, dovrei scrivere un papiro infinito visto che sono in continua evoluzione. C’è chi mi vede pazza, lunatica e isterica, chi invece dolce, sensibile, alla mano e sempre sorridente! Mbè non posso dar torto a nessuno. Sicuramente sono una sognatrice ed una curiosa e questo mi porta spesso a misurarmi in esperienze nuove, a fare tesoro dei risultati sia positivi che negativi e ad ampliare i miei orizzonti! Credo si debba imparare da tutto e cerco di farlo. Nello sport sono una grande agonista, mi esalto nelle manifestazioni importanti; lo sai Enrico che finora ho sempre fatto record personali nelle gare più importanti della mia vita? Ebbene, spero di continuare cosi..!

Grazie Elena. dopo queste domande penserai  “quanto rompono!” questi della SAI…ed hai ragione! Cara Elena,  siamo “rompiglioni”; fattene una ragione.

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