A volte lobbiettivo di ottenere risultati fa un po perdere di vista laspetto umano di cui, invece, lo sport dovrebbe essere intriso. Lesuberante eco che ci rimbalza ormai da ogni lato accompagna troppo spesso esaltazioni esagerate di gesta che restano, tutto sommato, atti sportivi e nulla di più. Fortunatamente, in discipline come latletica leggera, queste esaltazioni sono rare e rimane sempre spazio per gli aspetti più nobili della pratica sportiva quali il vivere e condividere emozioni.
Ecco così che Chiara Gervasi, dopo una stagione agonistica densa di impegni importanti che spesso prosciugano le energie nervose oltreché fisiche, trova ancora la voglia di onorare una manifestazione il cui spirito è proprio rivolto a creare un clima di amicizia e di passione per vivere insieme una giornata di valori veramente sportivi e umani. Il nome della manifestazione, 12° Meeting dellAmicizia, la dice lunga ed è ormai una tradizione che si tramanda fra Italia, Spagna e Francia, che si alternano nellorganizzazione nel corso degli anni. Non poteva e non voleva, Chiara, ignorare la richiesta degli organizzatori, capeggiati dallencomiabile amico Giorgio Ferrando, e così si è presentata a Ovada (AL) pur essendo già in preparazione per la stagione 2007, schierandosi in due gare atipiche: gli 80 metri e i 300 metri.
Pur carica di lavoro, Chiara si è molto ben espressa su entrambe le prove. Nella distanza più breve il tempo finale di 984 è stato fortemente condizionato da una partenza da dimenticare ma rappresenta, di fatto, il record italiano Under 23 con cronometraggio elettronico, eguagliando il 96 manuale della pistoiese Laura Galligani, stabilito nel 1991. Il valore della prestazione è relativo visto che si tratta di una distanza di gara non olimpica, ma è comunque espressione di unottima condizione dellatleta spezzina.
Sui 300 metri, dopo un avvio deciso, ha concluso la prova con un buon 4029, senza mostrare particolari segni di cedimento come ci si poteva aspettare visto il carico di allenamento svolto nelle settimane precedenti. Ha invece concluso ancora in spinta il rettilineo finale e, probabilmente, se avesse avuto avversarie a contenderle la vittoria, il crono sarebbe stato ancora migliore.