Non poteva andar peggio ma non poteva andar meglio. Sembra una frase ermetica, una contraddizione in termini ma è la fotografia di quanto è successo in Coppa ad Albufeira. Non poteva andar peggio infatti perché senza Kiptum, Bordignon e con la staffetta veloce che salta ce nè da maledire il mondo! Perfino nella serie extra dei 100m una bufera di vento contrario (-2,6) frena Borsi per poi vedere, nella serie successivaDraisci e Gervasi in gara (a cercar di fare la gamba per la staffetta) difendersi bene ma per loro nessun risultato: salta infatti il fotofinish e qualsiasi forma di cronometraggio. Fantastico inizio! Ma detto del male che ci portiamo dentro parliamo del bene, del perché non potevamo andar meglio. Squadra forte, omogenea compatta con una incredibile junior primo anno ad aprire le danze. Tamara Apostolico è giovanissima e si vede nella modesta capacità di concentrazione ma è talento puro. Ecco allora che al quarto lancio, dopo due paroline dette con… simpatia da Laura e Mauro, si ricorda di essere nella categoria tra le più forti dEuropa e piazza un magistrale 49,68 e si piazza terza. 10 e lode. Stessa posizione ma con prestazioni tecniche di assoluto riguardo per altre cinque saine doc. Daniela Graglia realizza infatti un ragguardevole 1164 sui 100m, Benedetta Ceccarelli si vede passare avanti il missile australiano Pittman al secondo ostacolo, decide di reagire e chiude con un significativo 56″54. Si scuote Anna Giordano Bruno che si ricorda di esser lei e non altri la campionessa dItalia e nella gara che conta piazza un interessante 4,20 sbagliando di poco i 4,30. Vincenza Sicari i personali in pista ormai li fa solo in Coppa Campioni e la tradizione persiste. Seppur di poco con 91479 migliora il suo personale sui 3000m. Al debutto stagionale Anastasiya Juravleva convince… in prospettiva. Cosa vuol dire? Semplice che il suo 13,80 diventerà già fra qualche giorno ad Atene un quattordicibasso e poi Dio lo sa cosa potrà fare questa giovane uzbeka talentuosa. Quarta ma protagonista di una gara importanteClaudia Coslovich che con il suo 58,59 ha cercato di tener botta alle rivali nella gara più qualificata dove con 64m e spicci al massimo si arrivava terzi! Brava Claudia. Quarta anche Antonella Riva molto determinata e decisa ma con il motore ancora non a punto. Per lei sugli 800 un modesto 20597 da dimenticare. Quinta arriva invece sui 400m Tiziana Grasso. Quando la Pittman (sempre lei!) unora dopo i 400h la divora, Tiziana capisce cosa vuol dire misurarsi in campo internazionale con i fenomeni. Allora reagisce, tiene la seconda curva ma tutti i santi del paradiso inevitabilmente gli ricordano negli ultimi 50 metri che lacido lattico è un fatto di matematica distributiva. Brava Tiziana comunque perché per lei competere vuol dire provarci sempre!
Della staffetta saltata poco da dire sia perché chi scrive è fifone e non ne ha mai vista una, sia perché quando cade un testimone e le protagoniste sono due certezze come Macchiut e Gervasi non cè molto da aggiungere. Per ultima unaltra good news. Nei 3000siepi la numero uno al mondo, Jeruto Kiptum, nel 2006 viene sostituita da una junior primo anno che solo quattro mesi fa non sapeva esistessero le siepi.Francesca Cioccia parte tranquilla, si fa doppiare con dignità e chiude in 121717 la sua fatica , 50 sotto il personale realizzato nellunica gara fatta. Sei forte Francesca!
Chiudiamo cosi quinti , a tre punti dalla terza una prima giornata dai rimpianti infiniti ma di grande dignità nelle prestazioni. E domani? Domani è un altro giorno. Tenteremo un impossibile podio sapendo di rischiare anche il sesto posto. A Graglia (200), Sicari (5000), Macchiut (100h), Cadamuro (alto), Juravleva (lungo), Claretti (martello e peso) ed alla quarta junior in gara (Coppola sui 1500) il compito di tener botta. Se tutto dovesse andar liscio alla 4×400 più forte della nostra storia (Grasso, Riva, Graglia, Ceccarelli) il compito di far suonare le campane a festa per un non impossibile primato italiano di Club della staffetta del miglio.