COPPA ITALIA ALL’ESERCITO. NOI CI DIMOSTRIAMO…AUDACI!

COPPA ITALIA ALL’ESERCITO. NOI CI DIMOSTRIAMO…AUDACI!

La Coppa Italia in campo femminile è andata come doveva andare se non meglio. Ha vinto il C.S. Esercito come da programma perché era la più forte e la più completa e noi, con una squadra che abbiamo voluto formare in gran parte con  “pischellette” (come direbbero a Roma) abbiamo fatto la nostra brava figura ed abbiamo iniziato a dar corpo al nostro nuovo motto: essere audaci con “Audacia Records”, il nostro nuovo Partner presentato a Firenze che ha suscitato tanta curiosità ed attenzione da parte dei Media e fra gli addetti ai lavori.

Ma torniamo alla manifestazione. Meglio di noi fra i Club Civili presenti ha fatto solo la Italgest Milano giunta terza, un Team che al podio ci puntava ed è  riuscito con gran merito nell’intento così come è da segnalare la prestazione complessiva del GS Forestale (nostri avversari del “cuore” da sempre) capace, in mezzo a tanti problemi di formazione, di sciorinare fior di prestazioni e conquistare un sacrosanto argento; anche le Fiamme Azzurre, nonostante i tanti problemi ,ci hanno preceduto classificandosi al quarto posto.
Detto questo ora una breve analisi dei nostri risultati. Abbiamo avuto una seconda giornata di gare alla nostra maniera e con tre vittorie abbiamo riassestato un punteggio che sabato sera certamente non ci esaltava. Alla fine è arrivato un 5° posto più che onorevole visto le quattro Allieve scese in campo titolari nelle rispettive gare, le tante Junior e le scelte fatte nel decidere la formazione, scelte che a conti fatti, hanno pagato perché l’obiettivo primario (far fare esperienza a tante giovani rimanendo competitivi) è stato centrato in pieno.
Naturalmente sono state le più forti a fare la differenza. Hanno infatti vinto Benedetta Ceccarelli (Carabinieri) nei 400h, Elena Scarpellini (Aeronautica) nell’asta e la formidabile 4×400 (formata da Gervasi, Grange, Ceccarelli e Piangerelli), quattro scatenate che con il tempo di 3’40”51 ci hanno fatto tornare al successo in questa specialità per noi “storica”. Oltre la Ceccarelli infatti bene anche le altre staffettiste nelle rispettive gare individuali, tutte arrivate al 4°posto nelle rispettive specialità: Chiara Gervasi nei 100m (11”88), Cristina Grange negli 800m (2’08”51) e Donata Piangerelli sui 400m (54”51. Per parlare delle più esperte sono da segnalare poi altre prestazioni quali il 3° posto nei 100h di Veronica Borsi (13”55-FFGG), il 4° posto nei 5000m di Janat Hanane (16’53”25), il 5° di Federica Corzani (47,44) nel martello e l’ennesimo personale outdoor di Julaika Nicoletti nel peso: 15,95. Bisogna dire che siamo anche molto soddisfatti della 4×100 (Derkach, Borsi, Pennella Gervasi) scesa a 46”11, risultato niente male visto i cambi di certo non da favola ( mai provati ndr) a cui abbiamo assistito.
Ma la scommessa del DT Mauro Berardi era incentrata tutta sulle più giovani e da alcune di loro sono arrivati risultati di grande spessore. Fra le Junior Valentina Negro è tornata a volare nell’alto saltando 1,81 (nuovo PB) e dimostrando di essere talento di gran razza. Nel giavellotto Sara Jemai (U.S.Sangiorgese) non è stata da meno piazzando all’ultimo lancio quel 47,16 che le vale il personale. Fantastiche entrambe! Poco fortunata infine Morena Mannucci nel triplo (12,08) che, non accontentandosi ha fatto nulli in quantità dimostrando di volerci provare. Nei 5km di marcia Maria Luisa Corcella per l’ennesima volta “salta” a metà gara: squalificata! Lei piange, si dispiace e noi li a consolarla come “na creatura”. Questo è il destino di chi marcia dove spesso gli altri decidono per te.
Infine, perché era la parte più attesa, parliamo delle Allieve, quattro ragazze molto spaventate dal cast delle avversarie e dall’importanza della manifestazione. Meno bene sono andate proprio Valentine e Camille Marchese per un motivo semplicissimo: le loro gare sono state fra le più qualificate e difficili dell’intera manifestazione in rosa, non a caso vinte da due grandi atlete come Cusma e Quaglia con ritmi di gara e tempi finali improponibili per le nostre ragazze. Il cuore c’è stato ma non è bastato per Camille stroncata (forse) oltre che dal ritmo gara anche dalla tensione e dal caldo bruciante delle ore “quattro pomeridiane” (geniale far correre le siepi a quell’ora!). Stessa cosa per Valentine che ha cercato di tener botta ma non è riuscita a far meglio di 4’42”52 vicinissima peraltro al PB. Alla prossima. La copertina del nostro Annuario le vede in primo piano e questo la dice tutta su quello che pensiamo delle gemelline d’Italia.
Chiudiamo con il piatto forte (200m) e fortissimo (lungo) del settore. Flavia Battaglia affronta la curva a “palla” con la mentalità corretta che deve avere una velocista. Lei quattrocentista/ostacolista chiude la sua gara con un dignitosissimo ed insperato sesto posto in 25”28 con vento contrario di 2 metri: però la bimba! Daria Derkach (Vis Nova) affronta la gara, lei minorenne, come una veterana. Salta 5,89 con vento contrario di 1,4 e prova ad andare ben oltre quei sei metri che ha già superato vale ampiamente ma …non va. Chiude terza ma l’Atletica italiana (i vertici erano tutti presenti) ha certamente capito che se si lascia sfuggire questa bimbetta bionda ucraina che parla in dialetto napoletano, vuol dire che in Italia siamo matti!

 

Nella foto la staffetta 4×400, da sinistra a destra: Donata Piangerelli, Cristina Grange, Benedetta Ceccarelli, Chiara Gervasi

(Foto Colombo/FIDAL)

 

I risultati della Coppa Italia di Firenze

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