FLAVISSIMA!

FLAVISSIMA! LA  BATTAGLIA SBARCA IN AZZURRO E FA STRIKE! ORA SI TIFA PER VALENTINE!

Scriviamo in ritardo questa notizia e ce ne scusiamo con i lettori. Problemi logistici ci hanno impedito di dare subito spazio, sin da domenica, alla impresa di Flavia Battaglia, la capitana delle nostre “marmotte” che dopo aver dato un contributo importante alla conquista del nostro primo Scudetto Allieve si è concentrata con i tecnici che la seguono sulla sua prima maglia azzurra da Allieva. A Chiuro quindi, in occasione del triangolare ITA/FRA/SLO, Flavia  è scesa di nuovo in pista e si è letteralmente scatenata nella gara assegnatale dai tecnici, i 400 piani, vincendola in modo imperioso frantumando il suo PB e portandolo a 55”59, miglior prestazione italiana dell’anno. Ora per lei un piccolo periodo di vacanza e poi la ripresa della preparazione per esordire forse ai Regionali Individuali di Rieti ad inizio settembre ed essere certamente una co-protagonista anche con la squadra assoluta che tenterà (sempre a settembre) la conquista del nono Scudetto assoluto consecutivo; speriamo bene! Ma l’impegno ancor più gravoso per lei arriverà in ottobre in occasione dei Campionati Italiani Individuali di categoria dove certamente punterà a due ori: uno individuale (400 piani o 400h?) e l’altro con la staffetta 4×400.

D- Ciao Flavia, quante emozioni in un mese! Anche a Chiuro – come a Vicenza- sei stata bravissima. Quando stavi sui blocchi con addosso l’azzurro il cuore sarà stato sul punto di scoppiarti…   Macchè, che dici! Vincenzo (De Luca ndr) mi aveva preparato bene anche sotto questo aspetto. La  pressione si sentiva per un fatto di responsabilità e di emozione ma personalmente non più di tanto.  Sapevo di essere in forma e di poter far bene. Le sfide, lo sai, mi esaltano e così è stato. Volevo vincere e volevo fare il personale e tutto è andato bene, anzi, meglio del previsto.

D- Sei la capolista italiana sui 400 piani ma tu sei un’ostacolista…  Hai già capito allora; qualche giorno di riposo e  poi mi concentrerò sui 400 ostacoli perché l’attuale PB (ndr: 1’03”00) non è certo in linea con le mie possibilità ed io mi considero una ostacolista seppur bloccata per lungo tempo da infortuni. Ora è giunto il momento di recuperare e…lo farò, statene certi!
Vorrei però, in primis, far bene con la squadra assoluta (magari dare una mano per vincere il nono Scudetto) per poi concentrarmi sui Campionati Italiani di categoria di ottobre e togliermi altre soddisfazioni sia da sola che in compagnia delle colleghe “marmotte”. Hai capito vero?

D- Sì, sì, Flavia , ho capito: vuoi vincere un paio di “garette”.  Ma a gennaio passerai Junior ed allora che sogni coltivi per la prossima stagione? Enrico, niente sogni ma –come dice la pubblicità- “solide realtà”! Farò per la prima volta una preparazione invernale più completa e mirata perché ormai ho l’età per farlo. Punterò a guadagnarmi un posto in azzurro per i mondiali Junior in programma in Estonia e con tutte le mie compagne “marmotte” di quest’anno, con quelle già Junior e le nuove che arriveranno cercheremo, tutte assieme, di giocarci il titolo Europeo per Club Under 20 non fosse altro che per vederti piangere a catinella! Visto quanto è avvenuto a Vicenza un mese fa, quel giorno di settembre del  2011 faresti bene a restare a casa!

D- Come sei “dolce”! Lasciamo perdere. Nell’immediato che farai?
L’ho detto, una sacrosanta seppur breve vacanza ed il tifo, tanto tifo, per la mia compagna Valentine Marchese che andrà a Singapore e rappresenterà tutte noi marmotte e l’Italia in azzurro alle prime Olimpiadi giovanili: Forza Vale!

Lei è così cari signori, è la quintessenza di un’atleta dei nostri tempi, sicura di se e capace di coniugare al meglio i propri obiettivi individuali con l’amore per le compagne e il rispetto della maglia. Flavia mia, speriamo che duri…..

Due parole anche sulla gara dei 1500m di  Valentine Marchese che non ha saputo (ma forse non ha potuto) districarsi in una gara condotta fino ai 1300 metri  artatamente a ritmi ridicoli per poi trasformarsi in un 200 metri di pura velocità; tutto il contrario di cosa sarebbe servito a Valentine che ha  chiuso al terzo posto in un tempo improponibile ma altresì inevitabile visto lo svolgimento. Gara da dimenticare ma non certo la nostra Valentine che era, è e rimane un punto di riferimento per il nostro Club e, riteniamo, per l’Atletica italiana. Le gemelle Marchese stanno attraversando un periodo difficile per tutta una serie di questioni a loro esterne. La tempra delle ragazze però è forte, il potenziale intatto. Valentine, in particolare, visto l’impegno fra poche settimane in quel di Singapore, avrebbe avuto bisogno di una situazione diversa ma lei ci ha abituato ai miracoli…

http://www.fidal.it/2010/COD2601/Index.htm

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