LE NOSTRE DONNE DA RECORD: SILVIA DALLA PIANA

Silvia Dalla PianaQuest’oggi ascoltiamo le parole di Silvia Dalla Piana.

Silvia è la primatista sociale dell’eptathlon, con il punteggio di 5920 punti ottenuto nel 2004.

Questo risultato la pone al settimo posto nelle liste italiane all-time.

Silvia è stata tesserata per la nostra società dal 2001 al 2006, anno del suo ritiro. A livello internazionale ha indossato più volte la maglia azzurra in Coppa Europa di prove multiple, oltre ad aver ottenuto un bel quinto posto ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi 2001.

 

 

Cosa ricordi degli anni passati con la nostra società?

 

Molti sono i ricordi legati a quel magnifico periodo e alle tante persone incontrate.

La società mi ha permesso di fare indimenticabili esperienze, come le meravigliose trasferte fatte in

occasione delle varie Coppa Campioni in Portogallo, in Russia…, di provare emozioni e gioie indescrivibili con le esaltanti vittorie di numerosi scudetti.

Ma soprattutto i ricordi sono legati alle persone, a tutte le compagne di squadra con le quali ho condiviso grandi emozioni.

Ricordo le riunioni tecniche la sera prima delle gare con il grande Enrico Palleri, appassionato ma mai oppressivo, e primo su tutti Mauro Berardi, mio grande mentore, che con la sua serenità ed ironia ha sempre reso tutto facile, accessibile, lo ringrazio veramente per il suo approccio easy, che solo dopo anni sono riuscita in parte ad ottenere, perché finché ci sei dentro nulla sembra easy! Grazie Mauro!

 

Cosa fai ora (famiglia e lavoro)?

 

Mi sono diplomata all’ISEF, poi l’abilitazione nel sostegno e attualmente sono un’insegnante alle scuole medie del mio paese Thiene, amo il mio lavoro, mi dà molte gratificazioni sotto il profilo umano.

Sono felicemente sposata con Sebastiano e abbiamo un magnifico bambino, Zaccaria. Per la gioia di mamma è amante della cucina e pigro, ma io non demordo e riuscirò a smuoverlo!

 

In che rapporto sei rimasta con l’Atletica?

 

Ho iniziato ad allenare durante la mia attività agonistica e non ho mai smesso.

L’atletica mi ha dato molto e sono felice di poter aiutare i ragazzi a realizzare i loro sogni.

Per deformazione personale ho un approccio multidisciplinare, ciò può essere un limite per quel che riguarda la specializzazione in una tecnica, ma è un vantaggio nell’individuare senza pregiudizi o tornaconto personale la disciplina più adatta ad ogni atleta.

Attualmente alleno il campione italiano junior dei 400hs Michele Bertoldo e per mia grande soddisfazione la campionessa italiana Paralimpica dei 200m (non vedente) Alice Maule, bronzo

nel salto in lungo agli ultimi europei giovanili Paralimpici.

 

 

Come stai affrontando questa situazione odierna?

 

Fortunatamente ho una casa con il giardino, e in questo periodo mi sono dedicata al giardinaggio estremo con tanto di motosega, e finalmente alla realizzazione di un fortino sull’albero con Zaccaria.

Ho molti hobby che in questa fase ho potuto rispolverare, primo su tutti la pittura.

La cosa che più mi manca è la pista e i miei ragazzi da torturare, anche se settimanalmente mando loro un programma di allenamento specifico in base alle loro esigenze e location.

 

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