Tanta gente ma soprattutto tanti giovani al Mennea Day disputato oggi pomeriggio a Roma allo Stadio dei Marmi!
Si è gareggiato, pressochè in contemporanea, in 60 località dello Stivale. Lo si è fatto per ricordare, tutti insieme, uno dei più grandi atleti dello storia dello sport, certamente il più amato Campione dell’Atletica Leggera Italiana di ogni epoca.
Migliaia di atleti, piccoli e grandi, famosi o meno hanno corso, in pista e non solo, sulla distanza classica dei 200m, la distanza che rappresenta il marchio di fabbrica dell’uomo di Barletta conosciuto da tutti anche come “la freccia del Sud”, l’uomo che -pur pesando meno di 70kg ed alto meno di 1,80- è stato capace di battere i giganti di ogni Continente, vincere in carriera tutto quello che si poteva vincere (Olimpiadi comprese), rimanere “titolare” per un’eternità (dal ’79 al ’96) della Miglior Prestazione sulla distanza (19”72) dell’intero Pianeta Terra ed essere tuttora Primatista Europeo dopo 34 anni e malgrado ci abbia lasciato il 21 marzo di quest’anno.
Pietro è stato in vita ed è tuttora il mito assoluto, il punto di riferimento per chiunque faccia sport a prescindere dalla disciplina prescelta. Lo è per i risultati raggiunti in carriera ma soprattutto per la tenacia con cui li ha inseguiti, anzi perseguiti! A pensarci bene quando nel nostro paese (nello Sport, in Politica, nelle Aziende etc. etc.) si parla della “cultura del lavoro”, per uno sportivo (ma non solo), l’emblema assoluto è lui, Pietro Mennea da Barletta, con il suo modo di vincere nello sport, le sue cinque lauree, i suoi libri, la sua irrequieta ed incontenibile voglia di alzare sempre l’asticella anche nello studio, nel lavoro ed in ogni altro aspetto della sua vita.
Un perfezionista praticante e certificato che si riteneva perfettibile. Praticamente unico.
Chi scrive l’ha incontrato nel suo studio nel ’93 assieme a Laura Bertuletti per chiedergli dei consigli alla vigilia della fondazione del Club che poi si sarebbe chiamato, non a caso, “Progetto Atletica”. Da allora l’ho visto solo altre due volte; in occasione della presentazione di un suo libro quando ho potuto parlarci e purtroppo poi solo il 23 marzo di quest’anno quando non poteva più parlare ed ho potuto solo dire una preghiera per lui.
E’ evidente quindi che lo conoscevo poco o nulla e di certo lui, incontrandomi ancora, immagino non avrebbe ricordato il mio nome e si sarebbe limitato quindi a salutarmi con un educatissimo “salve!” (magari chiedendosi “ma questo chi è? Dove l’ho visto?”) in attesa che io gli ricordassi l’occasione avuta.
Ebbene, cari amici, malgrado quanto sopra anche io però -come tantissimi altri che non l’hanno mai incontrato o lo hanno fatto solo in rare occasioni come me- mi sentirei di scrivere un intero libro su di lui talmente è imponente, nota ed è stata coinvolgente la sua statura di atleta e di uomo!
Tornando al “Mennea Day”, oggi anche il nostro Club lo ha onorato con oltre trenta atlete/i in gara. Per tutti e tutte si è trattato di una giornata speciale ma in particolar modo lo è stato per due nostre giovanissime atlete molto talentuose. Il riferimento è per Sabina Renzi capace di vincere la gara della Categoria Ragazze (29”58) e Chiara Sagnimeni che ha vinto fra le Allieve (26”22). Complimenti vivissimi! Una vittoria speciale da ricordare! Sotto il link con i risultati della manifestazione. Alla prossima.
Mennea Day di Roma
http://www.fidal.it/risultati/2013/REG5516/Index.htm