ORA PARLO IO”! A 3 GIORNI DAI MONDIALI, GIULIA PENNELLA CI RACCONTA LA SUA STORIA…

GIULIA ESERCITO

Lo sapevamo tutti.

Che Giulia Pennella, classe ‘89 da San Miniato (Pisa), fosse fortissima e che prima o poi il suo talento sarebbe esploso era cosa ben nota agli addetti ai lavori. Noi la seguivamo dal 2006 quando ancora Allieva era già una predestinata e fu così che nel 2007 si celebrò il nostro “matrimonio” sportivo. Da allora solo gioie.

La sua è una famiglia molto unita, semplice, alla mano, composta da mamma Fiorella, babbo Rocco e dalla sorella Paola, ostacolista di buon livello anche lei e di due anni più grande. Vivono a Ponte a Egola, una frazione di San Miniato dove sia Giulia che Paola si allenano.

con GianniIl suo Tecnico è Marco Taddei. Sono in pratica cresciuti insieme e fra loro c’è un legame di fiducia molto forte che ha resistito negli anni alle tante critiche di “quello della porta accanto” prassi spesso sciagurata del nostro sport praticata non appena un’atleta di valore incorre in un qualsiasi  problema fisico o tecnico: trovi sempre qualcuno che ti suggerisce di cambiare guida! Una prassi di cannibalismo, anche Federale, che grazie al cielo in questo caso non ha attecchito.

Giulia è la più semplice delle ragazze ma è pur sempre una toscanaccia doc e punzecchiarla non è raccomandabile. Carattere dolce quanto volete  ma incline a perdere le staffe se con lei si supera il limite.

La sua vita sportiva, è basata su  valori ben precisi mediati dall’educazione ricevuta e dal suo vissuto: fiducia in se stessa ed in chi le sta attorno, amore per la sua terra e la sua famiglia e sentimenti forti come l’acciaio.  Sono i suoi capisaldi, le sue certezze  e lei non ne fa mistero.

Dopo anni in cui in Italia gli ostacoli alti al femminile non hanno di certo brillato per risultati, questa specialità è esplosa ora anche da noi grazie a diversi talenti di assoluto valore internazionale. Giulia, da anni è, di fatto, la 4^ del ranking Nazionale dietro a Veronica Borsi, Marzia Caravelli e Nicol Cattaneo ma questo gradino fuori dal podio ora non la soddisfa  più essendo lei la più giovane fra le forti e visto che ha seguitato a collezionare in questi anni, contrariamente al ranking, medaglie di metallo pregiato e non quelle di cartone.

I Media non le hanno concesso quasi mai il proscenio che da anni merita.  Solo ad Ancona, dieci giorni fa, in occasione dei Campionati Italiani Assoluti, quando sui 60h, contro ogni pronostico, ha battuto la concorrenza realizzando un cronometro di assoluto valore europeo, hanno iniziato a parlare di lei con mamma RAI, purtroppo, fanalino di coda.

Giulia però il minimo per i Mondiali Indoor  (gareggerà a Sopot –Polonia- venerdì p.v. alle ore 18 circa) lo aveva già fatto (8”13) due settimane prima  ma evidentemente ha dovuto strafare per attirare l’occhio! Ma, per carità, va bene così. L’importante era essere inserita  nel ristrettissimo manipolo che a Sopot vestirà l’azzurro (12 in tutto fra M e F). Poi in estate vedremo….Buona lettura.

 

GIULIA NAZIONALECiao Giulia, possiamo darci ancora del tu o dopo le indoor mi devo limitare a chiederti un autografo?

Ahahahah, Enrico ci diamo e ci daremo sempre del tu… l’autografo te lo farò un giorno, se riuscirò a realizzare grandi sogni!

Bene, allora iniziamo con qualche domanda impertinente. Cattaneo in dolce attesa, Caravelli sempre più (sembrerebbe) orientata ai 400h, adesso l’obiettivo è fare a sportellate con Veronica Borsi?

In questi anni abbiamo dato vita ad uno spumeggiante settore ostacoli, fatto di stimoli, voglia di confrontarsi e di raggiungere obiettivi importanti. Ognuna di loro ha qualche caratteristica importante da ammirare e devo dire che sono contenta di averle incontrate nel mio cammino. Mi chiedi se rimarrò a fare a sportellate con Veronica Borsi? Mbeh lei è una “grandissima” dell’Atletica Italiana, una mia amica e compagna di squadra quando a settembre torniamo tutte a casa per i CDS! Sarà comunque dura ma ben venga… tra l’altro in questi anni non siamo mai riuscite a fare una trasferta insieme!

 

Da sempre ti segue Marco Taddei. Entrambi avete sofferto molto in passato per critiche o quant’altro; è arrivato il momento della rivincita?

Ecco adesso mi sfogo! Io la rivincita me la sono presa anno dopo anno, perché proprio anno dopo anno sono cresciuta, migliorandomi e portandomi a casa sempre medaglie, di cui 13 d’oro! Siamo fieri di aver sempre proseguito per la nostra strada, ma soprattutto è stato bravo e cosciente il mio allenatore che di fronte a coloro che mi accusavano di non allenarmi abbastanza, di non fare pesi, di essere troppo magra ha sempre risposto che a 15/16 anni non si può caricare la struttura come possibile fare con un’atleta adulta  Lo ammetto, ero magrissima  (la metà di ora) e non facevo pesi (non ce la facevo proprio!) ma d’altronde non ero ancora del tutto sviluppata!

La rivincita più grande è stata quando a 22 anni ho fatto il primo vero salto di qualità che mi ha regalato un Record Italiano Promesse sui 60hs (8”13), e un quasi record sui 100hs (13”29). Perché “quasi” ? Un  giorno una persona fidata mi ha detto: “Se non fosse successo “bla,bla,bla,” (non posso dirlo) oggi il record sarebbe tuo!” .Non farmi domande però, non risponderò neanche sotto tortura!

 

giulia e paolaOk, non indago. Dimmi però, come sei arrivata a fare Atletica?

Ci sono arrivata grazie a mia sorella Paola, che già praticava questo sport. Un giorno, all’età di 11 anni, sono andata a vederla gareggiare, e il nostro primo allenatore Massimo Rosellini (purtroppo scomparso dopo pochi anni!), mi dette un pettorale dicendomi: ”oggi gareggi!” Ebbene ho corso un 400 piani, il primo ed ultimo giro della morte della mia vita: mai più, terrificante!!!

Quando hai capito che potevi farcela sugli ostacoli alti?

Diciamo che il mio allenatore ci ha visto lungo. Infatti avevo buone qualità: ero elastica perchè provenivo dalla ginnastica artistica e avevo quella grinta giusta per affrontare gli ostacoli. Da “Cadetta”, quando ho partecipato al mio primo campionato toscano indoor arrivai sesta e fu allora che Marco mi disse: “a settembre le batti tutte”. E così fu… nel settembre 2003 vinsi il primo titolo toscano, mentre l’anno dopo ad Abano Terme, vinsi il primo titolo Italiano sugli 80hs!

giulia prima medagliaQuali sono state le maglie che hai vestito prima della nostra?

La primissima è stata la “Polisportiva Butese”, successivamente sono passata all’ Atletica Cascina, che poi nel 2006 si è fusa con l’Atletica Sestese ed insieme hanno creato la “Jaky Tech Team Allieve”, dove ho militato soltanto un anno perchè poi mi sono trovata davanti un bivio: rimanere con la squadra assoluta  della Jaky Tech Apuana”, oppure venire da Voi…  posso dire di aver fatto la migliore scelta della mia vita!

Da quando ti conosco ho sempre visto tuo padre al tuo fianco…

è un grande appassionato ed è diventato il mio taxista ufficiale. Povero babbo, quanti viaggi ti abbiamo fatto fare!  Quando io o mia sorella gli chiediamo di portarci ad una gara, non dice mai di no! Mamma invece per vari motivi non è presente spesso.

Sei una ragazza timida ma sappiamo che di carattere, viceversa, sei una passionaria…

Vero. Da piccola ero timida, ma lo sport mi ha attivata molto; in generale tendo a non fare il primo passo ma una volta presa confidenza e instaurato un rapporto mi apro come un libro stampato. Chi mi conosce bene comunque sa anche che sono un po’ “acida” e  “fumina”, ma solo se vengo provocata! Per il resto mi ritengo introversa, perchè non mi piace far sapere tutto a tutti ed al contempo passionaria perchè se tengo a qualcuno ci metto anima e cuore per conquistarlo.

In Tv (RAI) quando hai vinto il titolo indoor giorni fa ti hanno snobbata! Ai Mondiali Indoor di Sopot fra qualche giorno (7/9 marzo) saranno però costretti a prenderti in considerazione…..

Confesso, ha dato fastidio sia a me sia a chi mi sta vicino, non posso negarlo! Avevo vinto ma per la RAI ero un fantasma; è sembrato come se fino a quel giorno avessi fatto niente, e invece 15 giorni prima avevo corso in 8”13  a soli 5” da Marzia (ndr: Caravelli); Mi è stato chiesto: “Se quei commenti li avessi sentiti prima della gara come avresti reagito?”  Ecco cosa ho risposto: “ altro che 8”04, avrei fatto ancora meglio per la rabbia! Ahahah”.

Sono stati talmente assillanti che, ne sono certo, persino Marzia, che è una grande atleta e splendida persona,  si sarebbe stufata di ascoltarli”. Capitolo chiuso non ne voglio più parlare. Ora devo pensare ai Mondiali, a  Sopot. La convocazione penso di essermela meritata. Poi penseremo all’estate ed agli Europei Outdoor in Svizzera, altro obiettivo da centrare ma questa è un’altra storia…

Giulia e giacomoPoche chiacchiere! Fissa allora già da subito il tuo obiettivo cronometrico per questa estate. Tira fuori il coraggio! Io penso almeno ad un 12”85/90…

Tu Enrico, sei uno che si espone molto, io no. So quello che vorrei fare ma non te lo dico! ho imparato a non crearmi aspettative future  e a vivere il presente giorno per giorno”. Ovvio che spero di abbattere il muro dei 13” ma quello già lo speravo nel 2012 quando ho corso in 13”06 perdendo un appoggio in partenza; solo che la settimana dopo, durante una gara a dieci giorni dai Campionati Europei, sono malamente caduta dall’ostacolo: che volo! Il mio corpo ha subito un tale shock fisico e mentale che la stagione è andata in continuo calando fino ad arrivare a settembre dove ho subito il colpo di grazia, 3cm di stiramento al retto femorale! Scusate mi sono dilungata troppo…

Cambiamo argomento e passiamo alle varie facce del tuo libro… cuore. Sei fidanzatissima e una tua amica per la pelle (ndr: Ilenia Draisci) ha scritto nel corso di un’intervista che fra qualche anno, quando andrà in vacanza, ti lascerà i figli in custodia…

Sono fidanzata ormai da 5 anni. Io ed il mio Giacomo abbiamo costruito un rapporto solido e di rispetto reciproco e non ho niente di cui lamentarmi, sono tanto felice! Mentre per quanto riguarda la mia cara Amica Ilenia, direi unica nelle sua caratteristica di  “torsolona” (ndr: in toscano significa “sbadata”), abbiamo stipulato questo accordo a lungo termine, perchè in teoria dovrebbe  essere lei la prima ad avere dei figli. Io però cercherò di convincerla ad averli quando  li avrò io, così andremo in vacanza tutti insieme!!! Nel frattempo vorrei condividere con lei altre mille avventure in giro per il mondo.

giulia e draisci 2Ti ricordi quando, dove, come e perchè sei giunta da noi?

La persona che mi ha parlato di Voi e che ci ha fatti incontrare é Adelmo Borsi, il papà di Veronica. Nella squadra dove ero precedentemente non tirava aria positiva, e parlando sia con lui, sia la stessa Veronica  e poi incontrando faccia a faccia tu e Mauro Berardi, mi sono convinta al 100% che venendo nella vostra squadra avrei trovato una grande famiglia, disposta a farmi crescere e maturare, proprio in quell’età così critica che è l’adolescenza. Quando le cose non andavano bene voi siete stati sempre vicini a me e al mio Tecnico e per questo non finirò mai di ringraziarvi.

Anche tu sportivamente parlando, sei sostanzialmente una “bigama”. Ami tanto noi che il tuo club attuale, il GSM ESERCITO che ti ha dato la grande opportunità di fare atletica come professionista…

Verissimo! Amo sia voi che mi avete cresciuta, sia il mio attuale Club, il GSM Esercito, gli unici capaci di darmi una chance decisiva e consentirmi di fare Atletica ad alto livello dopo la scuola! MI spiego.

A fine stagione 2009, dopo tante porte in faccia ricevute (e voi lo sapete bene!), dissi: “Faccio l’ultimo anno, o la va o… smetto!” . Questo perchè lavoravo come impiegata, e riuscire contemporaneamente ad allenarsi come necessita ad una professionista sarebbe stato complicato se non impossibile.. Purtroppo non riuscivo a farmi una ragione del fatto che tanti  altri atleti trovassero uno sbocco nei Gruppi Militari ed io, nonostante i risultati (nel 2009, 1° anno Promesse, ho vinto subito entrambi i titoli italiani in 8”36 sui 60h e 13”59 sui 100h) dovevo aspettare, stare al palo.  Finalmente, dopo qualche mese arriva una voce: qualcuno ha bisogno di una ostacolista, qualcuno mi potrebbe dare un’opportunità. Quel qualcuno era  l’Esercito. Ogni volta che gareggio mi sento in dovere di dimostrare che non hanno sbagliato e l’unico modo per ringraziarli è correre forte! Se non fosse stato per loro adesso non farei l’atleta e non passerei ore e ore su quella pista che porta fatica e divertimento, gioie e dolori, rinunce e soddisfazioni e che al momento rappresenta tutta la mia vita, sogni inclusi.

squadraA Settembre in occasione dei CDS assoluti, gara in cui abitualmente torni ad indossare la nostra maglia, durante il riscaldamento, pochi minuti prima della tua gara, ti sei fatta male. Una botta terribile anche per te!

Ennesimo dolore di stagione, non ci volevo credere! Premetto che è stata più che altro una mia precauzione, non volevo assolutamente rischiare qualche lesione, il dolore era acuto e purtroppo provenivo da una stagione fatta di problematiche e sfortune che mi hanno portata a questa decisione improvvisa e pericolosa per la nostra classifica perché credo mancassero 20 minuti alla partenza! Sia lodata allora Flavia Nasella che mi ha sostituita! Se non avessimo vinto mi sarei sentita in colpa e l’unica cosa che mi rimaneva da fare era urlare a squarciagola per le mie compagne. Ma credetemi,, come dite voi a Roma, ancora “mi ci rode”! Ho vinto 5 Scudetti Assoluti e con gli ultimi due a cui non ho potuto dare il mio contributo, sarebbe stato un bel filotto di sette! Pazienza, vuol dire che il 2014 sarà l’anno buono per rientrare in carreggiata!

Per finire facciamo come al commissariato, risposte secche del tipo “ a domanda rispondi”:

i tuoi hobby: cucina, cinema

il cantante preferito: ascolto di tutto

l’ultimo libro letto: Undici minuti –  Paulo Coelho

segui la politica: No

Un pensiero per il tuo GS, Esercito: che possano essere sempre fieri di me ed io fiera di indossare la loro maglia

Facci piangere, un pensiero per noi: continuate a tifarmi come avete fatto fino ad ora, perchè riuscite a darmi una carica incredibile. Sono consapevole  di poter contare su di voi in ogni circostanza: me lo avete dimostrato finora. Le telefonate tue e di Mauro nei momenti di bisogno non me lo dimenticherò mai…

Bene Giulia, adesso concentriamoci su Sopot. Poche chiacchere e dacci dentro! Finita la gara, guarda la telecamera e, comunque vada, regalaci un sorriso!

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