PIETRO IL GRANDE CI HA LASCIATO

Mennea_MoscaPietro Mennea è morto stamane all’età di 61 anni in una clinica romana. Pietro è stato, senza ombra di dubbio, uno dei più grandi atleti di tutti i tempi espresso dallo sport italiano, il Campione dei Campioni. Di lui tutti sanno tutto ed è quindi inutile ripercorrere più di tanto la sua storia sportiva ed i suoi successi personali. Pietro era un mito vivente, un esempio incomparabile di dove si può arrivare con la testa ancor più che con il fisico.

Tanti altri atleti in altri sport hanno vinto, per il nostro Paese, più di lui ma nessuno italiano ha mai fatto quello che lui è riuscito a fare nello sport più diffuso del mondo, l’Atletica Leggera. Lo ha fatto vincendo tutto il vincibile e stabilendo record storici  proprio nella velocità, vale a dire l’essenza stessa dello sport in assoluto. Ma Pietro, va ricordato, è stato grande anche fuori dallo sport, un esempio di coerenza e di determinazione: tre lauree, eurodeputato, docente universitario, autore di libri importanti ed in prima fila nella lotta al doping. Questo solo per significarne lo spessore umano e sociale.

Per noi di Acsi Italia Atletica vale il ricordo che ci trasmette il D.T. Mauro Berardi:

“In questo giorno triste per tutti noi, vorrei ricordare Pietro per come io l’ho vissuto e visto.  Ho conosciuto Pietro, tanti, tanti anni fa.  La prima volta ci siamo incontrati ad una cena, ed a quella ne sono seguite altre ed altri incontri ancora. Di lui ho nella testa tanti ricordi ed aneddoti, e conservo con il cuore le tante emozioni che ti trasmetteva e ti faceva rivivere in prima persona, con il suo raccontare,  come se si fosse stati presenti agli eventi.

Quando gli si chiedeva di lui, amava ricordare non i grandissimi risultati, ma la sua gioventù, le famose scommesse fatte per strada a Barletta contro la moto, oppure quando con orgoglio, parlando di Vittori (il suo Tecnico storico), spiegava che se il Coach gli lasciava un lavoro da fare forte e difficile nelle modalità e per le prestazioni richieste  (es: 10 volte i 200 ad una certa velocità), lui ne faceva sempre qualcuna in più e magari di nascosto, per dimostrare a se stesso che il più duro era lui!

Tempo fa l’ho invitato alla Scuola dove insegno per parlare ai ragazzi di se, dell’Atletica, dei suoi libri, ma lui declinò scusandosene. Ora capisco il perché! Avrei tante cose da dire di lui, ma non è semplice. Ciao Pietro!”

 

 

Da domani mattina camera ardente presso la sede del CONI. I funerali saranno celebrati sabato 23 marzo 2013 alle 10,00 nella basilica di Santa Sabina, nell’Aventino a Roma. Questo  Club, in segno di lutto, sospende ogni attività, che non sia prettamente sui campi, fino a lunedì 25 c.m.

ACSI ITALIA ATLETICA

(foto archivio Colombo/Fidal)

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