PROMESSE D’ORO

ITALIANI J&P: NICOLETTI, DRAISCI, PENNELLA E MARTELLO SONO…D’ORO! SALGONO A 135 I TITOLI IN PALMARES

Che risultati, che soddisfazioni, che gioia vedere confermato anche in questi Campionati Italiani J&P l’inarrestabile progresso delle nostre giovani stelle e l’avanzare costante  di tutto il settore giovanile. Portiamo a casa un bottino di medaglie molto importante (4 ori, 1 argento, 3 bronzi) con quattordici ragazze sul podio staffette incluse senza contare chi ha cambiato maglia da pochi mesi indossando le stellette ma seguitando a vincere come Elena Scarpellini (Aeronautica – 4,30 nell’asta) e Teresa Di Loreto (FFAA-PB con 6,17 nel lungo). Ma andiamo con ordine.  Questa volta però vogliamo partire dalle ragazze dei lanci perché troppo spesso non viene dato loro il risalto che meritano e perché in questi campionati, nell’insieme, con due ori, un argento ed un bronzo, hanno fatto la differenza.
Giulia Martello (P) ha compiuto il capolavoro della sua ancor giovane carriera di discobola. Giulia aveva vinto proprio a Rieti tre anni fa il suo primo titolo italiano da Junior concludendo l’attività in quella categoria con 44 metri tondi tondi. Lei, ragazza solare, dal carattere irresistibilmente dolce capace di forti motivazioni si sta dimostrando inarrestabile nella crescita tecnica e titolare di una  forte personalità agonistica, quella che ti consente di tradurre il lavoro fatto in risultati nelle gare che contano. Giulia ha lanciato ogni anno un paio di metri di più ed il lancio di 52,08 di Rieti le ha regalato il sesto  titolo italiano in carriera ma soprattutto la convinzione di poter tentare i 53 metri, soglia per gli Europei di Kaunas.  Cosa dire: tutti pazzi per Giulia!
Non da meno vale l’altro oro nei lanci, quello conquistato nel peso da Julaika Nicoletti (P) con 15,56. La riminense ha vinto una gara non facile  terminata con un gran pianto ed una stretta al cuore a causa di un diverbio di cui si sentiva responsabile e valendo per lei un’amicizia più di un titolo,  Tutto rientrato alla fine ma Julaika vale certamente i 16 metri, misura che prima o poi dovrà fare visto la costanza con la quale lancia sempre nei dintorni gaussiani dei 15,50. Ad majora!
Nel giavellotto Adriana Capodanno (P) ha sperato fino all’ultimo lancio di portare a casa un insperato oro. Non è andata così ma il suo 46,05 l’è valso comunque un magnifico argento da incorniciare che le darà tanta carica positiva. Stesso discorso per il bronzo di Federica Corzani (P) che con 51,51 ha sfiorato il PB di quest’inverno ma soprattutto ha sfoderato la capacità, lei giovanissima, di "tener la testa" per i grandi appuntamenti. Bravissime entrambe!
In conclusione tre giorni da sogno per il settore con protagonisti occulti ma determinanti i tecnici  Massimiliano Remus, Andrea Boga, Mimmo Di Molfetta ed Antonio Ernesti. Indispensabili.
Lasciamo i lanci e passiamo alla velocità/ostacoli. Da questo settore infatti sono arrivate le altre quattro medaglie, quelle più difficili se non “impossibili” quelle dell’adrenalina pura e… della lacerazione dell’ugola,
In questo caso procediamo al contrario e parliamo prima dei due bronzi arrivati dalle staffette del giro. Inaspettato e quindi ancor più gradito quello Junior conquistato dall’improvvisato quartetto Scala-Mannucci-Lazzerini-Peruzzi con un discreto 49"70. Gran gioia per loro al contrario dello stato d’animo delle quattro protagoniste del terzo posto nelle Promesse, Grassi-Pennella-Romeo-Draisci, capaci di farsi male da sole in misura irrimediabile già dal primo cambio. Cose che capitano anche a chi prova da mesi ed in un’Olimpiade, figurarsi in una situazione del genere!
Il piatto forte però è arrivato proprio nelle "Promesse" da due atlete al loro primo anno in categoria capaci di disintegrare subito la concorrenza avendo doppiato entrambe, a Rieti,  il successo ottenuto nelle Indoor di Ancona.
Ilenia Draisci a soli venti anni ha segnato in modo irreversibile il suo diritto ad essere una vera numero uno. Sconfiggendo ancora una volta i pronostici ed il  borioso disinteresse di chi, chiamato a dirigere il settore tecnico della velocità nazionale (come il suo predecessore peraltro!) non l’ha mai convocata neanche per un giorno di raduno, Ilenia  con i suoi sette titoli Italiani Individuali consecutivi (da Allieva ad oggi)  ha battuto anche in queste circostanze tutte le avversarie compreso chi (meritatamente peraltro, sia chiaro!) poi è stata chiamata a partecipare a Mondiali od Olimpiadi. Possibile che una atleta così venga regolarmente sottovalutata? Ilenia ha vinto la finale di Rieti con il suo nuovo PB (11"68) malgrado una partenza modesta, fatto anomale per chi come lei, è "super" in questa specifica tecnica. Ilenia è vita, reattività, coraggio indomito e talento puro. Cresciuta in una famiglia mozzafiato per amore e compattezza, è gestita da un tecnico, Maura Cosso di grande competenza ed equilibrio, che, in merito a quanto sopra,  troppe ne potrebbe raccontare…
Ilenia, a soli 20 anni ha vinto 13 titoli Italiani e si è insediata da ieri  al primo posto nel nostro Palmares superando un mito come Daniela Graglia. Scusate se è poco. Lei, capitana da sempre nelle giovanili e "capitan futuro" della prima squadra comunque proverà ancora a migliorarsi magari sperando che qualcuno si accorga di lei anche in azzurro o nel mondo delle stellette.
Per quanto ci riguarda è da sottolineare che per lei e Giulia Pennella la celebrazione è già avvenuta con la dedica della copertina dell’Annuario 2008 che troverete in alto a destra. Una premonizione, diciamolo, facile facile da fare!
Ed è stata proprio Giulia a scombinare il più semplice dei pronostici nella gara dei 100h P, segnata, per definizione, dal duello Veronica Borsi (FFGG) vs. Sara Balduchelli (Italgest). In partenza però Veronica si auto-esclude scivolando di brutto sui blocchi. Ma noi cari amici abbiamo Giulia e la toscanina compie nello spazio di 13"59 secondi un capolavoro assoluto di gara, di quelli che per quanto attesi, ti lasciano senza parole come davanti ad un’opera di un grande artista. La Pennella delle meraviglie di Rieti è quella che da sempre ti aspetti, capace di volare in  partenza e di aggredire ogni ostacolo. Giulia stravince travolgendo il minimo per gli Europei di Kaunas e migliorandosi in cinque ore di tre decimi: un’eternità! Questa è Giulia. Una rabbia in gara da veterana abbinata ad una preparazione fisico/tecnica di prim’ordine per la sua età. Merito della sua voglia di arrivare ed anche in questo caso di una famiglia particolarmente attenta e di un tecnico, Marco Taddei, umile quanto concreto e preparato.
Le altre presenze, tutte junior si sono rivelate mediamente decorose con qualche sorriso in più per Ramona Lazzarini (100h) capace di un quarto posto con relativo PB e Giulia Olivieri (5000), ma anche qualche incertezza di troppo per Lorenza Scala (800m) e Morena Mannucci. Non bene  Maria Luisa Corcella (Marcia) accortasi troppo tardi dei suoi problemi di salute. Esperienza significativa per tutte in vista di un fine settembre di fuoco.

 

Foto di Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL

RISULTATI   www.fidal.it/2009/COD1952/Index.htm

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