staffette azzurre

EUROPEI DI BARCELLONA: STAFFETTE DA BRIVIDO!

Anche noi, cari amici e care amiche, nelle prossime settimane andremo per qualche giorno in …letargo. Questo non vuol dire che ci fermeremo del tutto ma certamente poche saranno le occasioni per segnalarvi delle gare e questo per il semplice motivo che il mondo dell’Atletica si prenderà un meritato periodo di riposo eccezion fatta per le Under 18 convocate per le Olimpiadi giovanili di metà mese a Singapore (saremo tutti presi nel tifare Valentine Marchese!), e qualche atleta di livello nazionale coinvolta stancamente in qualche Meeting estivo per tirar su due lire. Tutto si rimetterà in moto dopo ferragosto e così sarà anche per noi con il ritiro programmato all’Abetone oltre che a quello annunciato dalla federazione per le Allieve a Camerino a cui parteciperanno certamente  Camille Marchese e Flavia Battaglia.
Una cosa però vogliamo farla perché ci ha segnato il cuore in questi giorni: spendere due parole sugli Europei appena conclusi. Tutto sommato all’Italia è andata bene. Sono arrivate medaglie inaspettate anche se ne sono saltate alcune date per certe e le delusioni sono state meno delle gioie.  Noi poi ci siamo mangiati il fegato per la "nostra" Elena Scarpellini e per l’ex Sibilla Di Vincenzo; da ambedue ci aspettavamo ben altro! Ma poco importa. Sono due ragazze comunque bravissime, serie come poche e di grande talento: verranno altre occasioni. Grande gioia infine per l’azzurro in staffetta (4×100) di un’altra ex del cuore, Tiziana Grasso. Felicissimi per lei e per il suo tecnico.

Ma la cosa che più ci ha toccato sono state le staffette perché, basta guardare alla destra della home page del sito, rappresentano da sempre il nostro “credo”: l’unione fa la forza e  l’identità di un Club si misura dal carattere delle staffette. Divertenti ed emozionanti quella femminile del giro di pista e la 4×400 maschile ma l’attenzione deve essere riservata alle altre due disputate, quelle che hanno coinvolto l’Italia intera. La staffetta veloce maschile si è vestita di argento, ha frantumato il record italiano e.. chi più ne ha (da dire) più ne metta! Inutile però da parte nostra aggiungere molto a quanto hanno scritto tutti i giornali se non che assistere alla gara in TV mi ha confortato sul fatto che dal vivo non ho mai voluto vedere la nostra staffetta se non gli ultimi 50 metri voltandomi. Da infarto! Un’emozione ed una gioia troppo grande, una miscela esplosiva di tecnica del cambio contro la strapotenza fisica, la conferma, la prova provata che la velocità del passaggio del testimone, se portata all’estremo, può compensare, in alcuni casi, lo strapotere fisico degli avversari semprechè esista un gruppo di atleti che sappia mettere il "far parte di una staffetta" al centro di ogni cosa, di ogni allenamento e direi di ogni pensiero: bravissimi tutti, tecnici ed atleti.
Ma l’emozione somma, quella che mi ha sradicato dalla poltrona e fatto gridare a perdifiato è stata la staffetta femminile 4×400, quella della medaglia di cartone ma anche del nuovo record italiano. Sia in batteria che in finale infatti abbiamo toccato con mano quanto in Atletica il far squadra, il sentirsi squadra conta eccome! Quattro atlete fantastiche con la quinta da ricordare anche lei (la marchigiana Daniela Reina era riserva) tutte ugualmente coinvolte dal progetto di demolire il primato italiano nello spirito dei moschettieri di Francia: 
una per tutte, tutte per una. Due gare magnifiche con due protagoniste regali, impeccabili, da antologia, sempre perfette come Chiara Bazzoni in prima frazione e Libania Grenot in quarta, ma anche con due matte scatenate (in gara, si intende) che emotivamente ci hanno scardinato il cuore. Non ce ne vogliano allora le altre se parliamo proprio di quest’ultime

Maria Enrica Spacca in semifinale ha fatto un “doppio sorpasso” che ci ha bloccato la circolazione sanguigna, la prova che questa ragazza fantastica ha nel suo DNA una competitività inenarrabile. Il “doppio sorpasso” di Maria Enrica fa capire ancora una volta che  quando si ha quel carattere l’impossibile diventa possibile. Magnifico!
In finale poi Marta Milani ha corso la sua frazione (la seconda) in un modo incredibile con una “cattiveria” agonistica che da sempre le è riconosciuta ma che mai le avevamo visto a questi livelli. Uno spettacolo per gli occhi, la dimostrazione di come ci si può esaltare e di come la volontà riesce a portarci oltre i nostri limiti del momento. In questo team meraviglioso ci sarebbe piaciuto vedere magari qualcuna delle nostre ma le scelte fatte dai tecnici federali si sono rivelate perfette e coerenti. Bravi anche loro. La tentazione, se già non è avvenuto, e di aprire su facebook  un “fans Club” dedicato a queste splendide interpreti della staffetta del miglio di Barcellona. Chissà, magari lo faremo!
Buone vacanze a tutti!

Risultati Europei di Barcellona
http://www.sportresult.com/sports/la/ajax/eaa2.asp?event_id=10000100000118&ctype_id=113&module=competition&show=RL〈=en

Foto di G.Colombo x OmegaFIDAL

 

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