TCC SECONDA PARTE: BENEDETTA, IRYNA E LE STAFFETTE
Con questa terza news chiudiamo l’analisi dei risultati del Top Club Challenge. Nelle prime due di ieri abbiamo fatto un commento generale ed un’analisi dei lanci e dei salti. Ora parliamo di tutto il resto. Velocità, mezzofondo e marcia in generale hanno funzionato a corrente alternata. Fra le prove "super" vanno inserite le prestazioni della nostra strepitosa capitana Benedetta Ceccarelli (Carabinieri), di Iryna Lishchynska sugli 800m e le due staffette. Ma procediamo con ordine.
Costretta dai giudici e/o dai regolamenti a correre i 400m in seconda serie (lei accreditata di 56"31 sui 400h, vale a dire meglio della quinta inserita in prima serie nei 400 piani!!!), Benedetta Ceccarelli ha corso da sola sotto il sole in 54"02 classificandosi terza. Il dispiacere non è nel punto che si poteva guadagnare (ininfluente) ma è quello di non aver dato a lei ed a Marta Milani il gusto e la gioia di competere, situazione che avrebbe certamente giovato ad entrambe. Il giorno dopo Benedetta ha vinto naturalmente i 400h in 56"48 (ndr: bentornata Monika Niederstaetter!) ed ha corso l’ultima frazione di una staffetta del miglio tutta straordinaria. Il voto di Benedetta? Dieci e tutte le lodi del mondo, è ovvio!
Sapevamo da due mesi che Iryna Lishchynska non avrebbe potuto correre la gara dei 1500m che l’ha vista bronzo nel 2007 ai Mondiali. Fra tre giorni in Ukraina dovrà sostenere i Trials e quindi per lei solo un 800. Un problema per noi, un sacrificio per Antonella Riva e di conseguenza un vantaggio certamente per l’Esercito ma, onestamente bisogna dirlo, sono fatti che rientrano nella corretta gestione delle cose. Naturalmente Iryna è Iryna vale a dire che non è da sorprendersi se un’atleta capace di correre i 1500m sotto i 4 minuti corre facile gli "otto" tirando dall’inizio alla fine in 2’02”14. Voto per lei 10 pieno. Altra menzione speciale per le due staffette. La 4×100 sembrava avere dei problemi visto gli esami di maturità in corso di Giulia Pennella (J) e Ilenia Draisci, lo stato di salute ancora precario di Chiara Gervasi (P) o il rientro in gara di Tiziana Grasso. Ebbene le ragazze sono state strepitose capaci di correre in 45"92 (s.b.), battere Pistone & Socie (messe anche loro in seconda serie come Ceccarelli nei 400: non ci sono parole!) e dietro una delle più strepitose 4×100 di Club mai visto correre, quella della Forestale che ha chiuso in 44"68. Voto per noi 10 e lode. Ma ancora più strepitosa è stata la 4×400 composta da Eleonora Smargiassi, Antonella Riva,Tiziana Grasso e Benedetta Ceccarelli. Gara da infarto. Si lotta sin dall’inizio spalla a spalla con la Forestale mentre vola via l’Esercito. Poi sul finire Benedetta lascia la compagnia, “acchiappa” Daniela Graglia e per poco non la brucia sul filo di lana. Tempi strepitosi: 3’39"28 per loro ma soprattutto 3’39"48 per noi, seconda prestazione SAI di ogni tempo dopo il 3’38”16 del 2005 di Smargiassi-Orfei-Ceccarelli e Graglia. Voto ovviamente 10 e lode.
Passiamo ora dal Paradiso al Purgatorio (l’Inferno è abolito!) cioè ad una veloce analisi delle altre gare, quelle a cui il voto non sarà numerico….
Nei 100m corsi in 11"95 Ilenia Draisci (J) ha fatto quello che poteva fare una ragazza che poche ore prima aveva sostenuto gli orali della maturità. Aveva l’ottavo tempo di iscrizione ed ha vinto la seconda serie davanti alla sua amica Jessica Paoletta. Voto: "dipiùnonsipoteva!"
Nei 200m Tiziana Grasso correndo in 24"46 è andata certamente peggio delle aspettative ma purtroppo questo è stato. Tiziana aveva qualche problemino di troppo e per questa gara le assegnamo pertanto un momentaneo "rimandata" a luglio, mese che la vedrà tornare a livelli altissimi: potete scommetterci sopra.
Nei 1500 Antonella Riva ha fatto più o meno quanto poteva correndoli in 4’31"48, arrivando settima con l’unico rammarico che forse poteva guadagnare un posto (peraltro ininfluente). Antonella si è sacrificata per la squadra (voto 10 e lode) ma, relativamente alla gara il voto è: "senzainfamiasenzalode".
E’ stata una brutta prestazione invece quella di Francesca Cioccia (J) nei 3000 siepi (7^ in 12’17”94), così come inspiegabili e, non me ne vogliano, totalmente deludenti quelle di Simona Santini nei 5000 (7^ in 17’06"78) e di Sibilla Di Vincenzo nei 5km di marcia chiusi in un 23’47"12 che la dice tutta. Peccato ma bisogna sempre ricordare che tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare. Infine i 100hs che non avrebbe dovuto correre Margaret Macchiut ma che ha voluto correre. Magghi è una di quelle ragazze che ha occupato un posto importante nella storia degli ostacoli degli ultimi dieci anni e del nostro Club in generale. Per lei un’eccezione dovuta: non esprimiamo ne voti ne commenti.
Si chiude qui l’analisi relativa a questa prima edizione del Top Club Challenge che per quanto scritto da mesi (in epoca non sospetta) ed in queste ultime news difficilmente ci farà venir la voglia di parteciparvi l’anno venturo.