10° SCUDETTO CONSECUTIVO. CI REGALIAMO UNA STELLA! VOLETE UGUAGLIARCI? ARRIVEDERCI AL 2021

ilpiugrandespettacoloBuongiorno Atletica! Dopo una settimana arriva un’altra giornata di piacevole.. stanchezza. Questa volta riguarda i “reduci” di Sulmona, sia noi portatori d’acqua sia i  i tecnici ma sopratutto quel consistente manipolo di atlete dai 17 ai 30 anni (ed oltre) che forse non ha ancora messo a fuoco di aver scritto con la propria prestazione in campo, in un solo weekend, una pagina importante, forse irripetibile,  di questo nostro sport. Oltre 590 punti in cascina ottenuti con i 26 punteggi previsti dal regolamento; Junior ed Allieve in squadra a gogò, le senatrici a menar la danza e regolare il traffico  e la generazione vicaria, quella di mezzo, a tirar fendenti. Tante assenze sia da noi che altrove ma sappiate, amiche  dell’oltrepo e non solo, che a Sulmona noi dovevamo completare l’opera e che quindi non c’era scampo. E’ finita così come volevamo finisse: nero-ciclamino ovunque, in campo e sugli spalti, palloncini, tric&trac ed altro ancora a consumo illimitato. Ora per pareggiare i conti qualcuno dovrà vincere dall’anno prossimo fino al 2021. Pensiamo non sarà facile per nessuno anche perchè, se potremo competere ancora ai massimi livelli, vorremmo tanto fare undici….

A voi, cari lettori, diamo  invece la buonasera con la preghiera di scusarci per il ritardo. Sappiamo che in questi frangenti siete in tanti a leggerci, un fiume in piena, ed allora cercheremo di trasmettervi il senso vero di un’impresa che ora, numeri alla mano, appare facile ma che così non è stato.

Dieci Scudetti Assoluti dieci, per di più consecutivi, sono un evento straordinario in ogni sport; nel nostro un evento inimmaginabile. Una storia che ha preso corpo nel 2002 con una squadra di fuoriclasse ed in testa la campionessa del mondo di marciaAnnarita Sidoti, ma che poi è passata attraverso un costante e continuo mutar di pelle con squadre sempre più giovani, con  battaglie sportive -a livello Assoluto- sempre vinte contro chiunque provasse a batterci. Lo hanno fatto  prima i Club Militari (non arrabbiatevi per favore amici con le stellette, ma fino al 2007 è stato così!) e poi, cambiati i regolamenti, i Club Civili, nostri amici/avversari di sempre.  La “musica” però è stata costantemente la stessa tanto da farci dire con orgoglio (sconquassati come siamo da una forma di narcisismo sfrenato), che “la cosa più bella dopo il Big Bang siamo noi, siamo noi!”. Jovanotti docet.

Le Atlete in gara a Sulmona sono state una infinità ma quelle in organico già nel 2002 erano solo tre; la capitana Benedetta Ceccarelli (10 Scudetti su 10: strike!), la viceLaura Bordignon (9) e Tiziana Rocco, altra atleta tesserata con noi da una vita. In generale possiamo dire tutta “gente forte”, atlete arrivate da noi per lo più giovanissime, gente di carattere. Da Sidoti in poi sono certamente più di un centinaio quelle che hanno vinto almeno uno Scudetto con noi. Qualcuna poi ha smesso per anzianità, altre per pigrizia o per studio, altre per lavoro ed altre ancora per la delusione di un risultato che non veniva. Diverse infine hanno smesso per amore e questo è normale: se cupìdo trafigge il cuore di una giovane donna tutto il resto diventa secondario. Vincono i sentimenti. Sempre. Ammettiamolo, facciamo i duri ma rosichiamo. Beate loro!

Va ricordato che in particolar modo dal 2004 in poi, tante atlete son cresciute con noi e noi con loro. Ci siamo trasformati così in una officina di campionesse in erba al punto da ottenere con Junior ed Allieve quello che non era mai riuscito a nessuno: diventare Campioni d’Europa Under 20 (otto giorni fa).

Ebbene la squadra che ci ha permesso di mettere in bacheca il decimo Scudetto consecutivo è il frutto di tutto questo: esperta quanto basta, serena il giusto, determinata all’estremo e giovane come non mai. Quella di Sulmona è stata una squadra cosciente di quello che voleva e consapevole di come ottenerlo; perfetta sintesi di una storia lunga dieci anni. Una squadra voluta da loro, a loro immagine e somiglianza.

Ed allora, in un impeto di generosità vi  sveleremo i tre segreti del nostro successo; è tempo di farlo, è ora che il brevetto scada. Qualcuno -mettiamo le mani avanti- ne rimarrà deluso perché  apparentemente parleremo dell’ovvio, di ciò che si dà per scontato ma, amici ed amiche, non è così.

Il primo è il concetto di squadra. L’Atletica è certamente uno sport individuale ma non finisce necessariamente tutto lì. Sempre, a latere della gioia per la propria prestazione, è latente nell’Atleta (fatto non sempre percepito da Dirigenti e Tecnici miopi), una esigenza di aggregazione che, per essere efficace non può essere amplificata in modo induttivo (Dirigenti, Tecnici, nazionale, raduni etc) ma deve partire da dentro, dal cuore delle Atlete stesse. Come esternare questa esigenza e l’impatto sul gruppo è frutto del dialogo e del confronto sugli ideali sportivi e di vita ed ha valore solo se si è liberi di confrontarsi, di scegliere se e come aderire al gruppo. Da noi nel 1999 è scattata questa molla, si è diffuso questo sentimento  di squadra, un qualcosa che poi si è rafforzato con gli anni ed oggi è facile percepire: lo si respira nei blog, nei rapporti interpersonali, nello “spogliatoio” soprattutto prima e durante le gare. Un qualche cosa di super, di unico, gestito a meraviglia dalle veterane ma con le giovani protagoniste convinte, con tanto di segnali di fumo da collina a collina (leggasi internet)  e le parole di alcuni genitori che rimangono increduli per questa forma autogestita di attaccamento; genitori che poi ci pongono sempre la stessa domanda: “ma come avete fatto?” – “Noi? Niente!” –rispondiamo- “sono loro, è la loro libertà di identificarsi nella squadra che fa la differenza. Anche quando perdiamo -e capita spessissimo, Cds Assoluti a parte!- è la stessa cosa. Lo stato d’animo della squadra non cambia. E’ la tradizione che detta le regole ed i tempi, non siamo noi!”

Il secondo segreto è quello che qualcuno bollerà come quello di pulcinella (!): la determinazione e la passione dei Tecnici. In verità non è tutto così semplice. Da noi il Tecnico è padrone quanto noi Dirigenti,  sa di “essere” la Società, sa che il dialogo interno è la regola e che la discussione di parte è fuori dal nostro modo di ragionare. Ed anche qui noi abbiamo tre nomi da fare: quello di Mauro Berardi, il più vincente Direttore Tecnico della storia di questo sport e dei suoi due vice dalle spalle larghe, Alighieri Tarquini e Michele Sicolo. In verità i Tecnici sono oltre 40 ma non potendo nominarli  tutti  sappiamo che fare questi tre nomi gratifica l’intera categoria.

Il terzo segreto è la comunicazione interna, la relazione interpersonale fra tutti e tutte, nessuno/a escluso. Questo non è facile da mettere in pratica ma è un elemento decisivo nel mosaico del successo. Alla base ci sono il rispetto reciproco e  l’autorevolezza del porsi, il riconoscimento reciproco dei valori. E’ questa la cerniera che tiene unito tutto, un modo di operare che non passa attraverso burocrazie ma relazioni in presa diretta, a volte spigolose, ma franche ed efficaci.

Ecco, vinto il decimo Scudetto, ci siamo aperti oltre il normale ed i i segreti (del “piffero”, dirà qualcuno!) non sono più tali ed allora……. amici dell’oltrepo e non solo nel 2012 batteteci! Ma c’è ancora una cosa da chiarire per la quale apriamo una parentesi.

Qualcuno penserà certamente (a pensar male non si sbaglia, recita un proverbio) che abbiamo volutamente dimenticato di parlare del quarto segreto perché è bene che rimanga tale, la disponibilità economica. Vincere così tanto è, per i più, sinonimo di sponsorizzazioni ricche.. Ebbene quel qualcuno sappia che non è così, che siamo sempre stati molto deboli in materia malgrado il nome portato per anni. Da tempo poi siamo, nel ranking delle risorse, da serie B. Certo, c’è chi ci ha aiutato in passato e soprattutto c’è chi lo ha fatto ora, in settembre quando l’attività era fortemente a rischio ma siamo rimasti sempre e comunque ben lontani dai Club finanziariamente al top in Italia. Il prossimo anno? Vedremo cosa fare e come farlo. Ma ora cacciamo i cattivi pensieri torniamo alle cose belle! Chiusa parentesi.

E’ giusto parlare infatti di Mauro Ricci e della sua E-servizi (il cui banner trovate a fianco dello Scudetto nella home), la  Società che ci ha consentito di andare a Sulmona senza problemi nella testa e della Mizuno, Sponsor tecnico  al nostro fianco da sempre  e certezza per il futuro. Non finiremo mai di ringraziarli.

Ma è giusto che si sappia anche che tutti  i Gruppi Militari ci hanno sempre garantito la partecipazione ai CDS delle loro tesserate, anche dopo i tre anni previsti per regolamento e che senza la loro collaborazione crolleremmo di botto. Come tutti.

Bene, completato l’editoriale, domani protagoniste della news saranno come da tradizione, le Atlete, Sono troppo importanti per condividere uno spazio, sono l’Audacia Record che conta, quella che vince, quella della stella che forse mai nessuno ci darà ma che metteranno a breve  per sempre sul body. Di ciascuna di loro racconteremo quanto si può raccontare e saremo severissimi nei giudizi. Si preparino. A domani ………..in tarda serata.

 

RISULTATI

http://www.fidal.it/2011/COD3120/Index.htm

http://www.fidal.it/gallery/index.php?mghash=5007ed740a5ff6d2dcfb1f5038e26474&mggal=239

 

Intervista Fidal a Mauro Berardi

http://www.fidal.it/showquestion.php?fldAuto=13902&faq=65

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