Una lacrima sul viso ed un “Ciao” detto alla telecamera con una voce resa sottile dall’emozione. E’ cosi che Antonietta Di Martino, capace di saltare 35 cm più in alto della sua testa, ha trasmesso il suo stato d’animo a chi come me e tanti altri, davanti ad un teleschermo era forse più emozionato di lei per quell’oro europeo da pochi secondi conquistato in quel di Parigi. Ahi ahi Antonietta (!), che gioia per tutti noi tanto più che ventiquattro ore prima un’altra figlia del Sud come te, Simona La Mantia, ci aveva accelerato il cuore ai limiti del consentito portando in dono al popolo sovrano un oro sulla carta ancor più difficile disintegrando la concorrenza nella sua gara, il triplo. Simona & Antonietta vale a dire Campania & Sicilia a menar le danze per noi che italiani ci sentiamo sempre e logicamente più che mai nei giorni di vigilia della celebrazione del 17 marzo. Riflettete un attimo; sembra la storia dello sbarco dei mille (!) con la siciliana La Mantia a passare il testimone in quel di Teano alla campana De Martino e quest’ultima mezz’ora dopo il suo oro passarlo, nei pressi di Latina, a Fabrizio Donato (autore di una prestazione che più clamorosa non poteva essere e che gli è valsa l’argento ed il R.I. nel triplo) quasi a dire “vai Fabrizio, salta, vola verso Roma Capitale!”. Un tris di medaglie da stordire per la qualità delle prestazioni ma non le uniche perle per noi in questo weekend splendido in una Parigi accogliente e caricata a palla dalle prestazioni superbe dei galletti/cugini di oltralpe. Per loro ori a ripetizione da super campioni giovanissimi che segneranno le prossime Olimpiadi, per noi anche tante altre gioie fra le quali vogliamo segnalare la prestazione strepitosa di Emanuele Di Gregorio (Aeronautica) nella finale dei 60 e soprattutto il devastante quartetto femminile del miglio (Arcioni/Spacca/Bazzoni/Milani) della associata ditta Forestale/Esercito capace di centrare uno storico record italiano anche in assenza della Grenot con una determinazione da “orgoglio infinito”. In compartecipazione (minoritaria per noi) con l’Esercito ha gareggiato a Parigi anche Giulia Pennella (60h) fuori per tre centesimi dai giochi. Una Giulia brava, forse -immaginiamo- emozionata ma certamente autrice di una prestazione in linea con la tempesta ormonale di una debuttante. Dei risultati di tutte e tutti troverete sotto il link. A latere vogliamo segnalare una curiosità non secondaria; non solo tre medaglie targate Fiamme Gialle ma tre successi frutto di storie molto simili perché sia nel caso di Simona che di Antonietta e Fabrizio, seppur per periodi diversi, i tre hanno avuto problemi fisici importanti ed il Maggiore Di Paolo ed il suo staff hanno saputo aspettare tempi migliori (in un caso addirittura per anni!) non facendo mai mancare la fiducia ai tre. Potenza delle stellette!