PROVE MULTIPLE CHE PASSIONE….E NON SOLO

PROVE MULTIPLE CHE PASSIONE….E NON SOLO

 

Sabato e domenica scorsi si sono svolti a Latina i Campionati Italiani Junior e Promesse di Prove Multiple, open anche alle assolute. Per noi un ottimo terzo posto in classifica per la Junior Teresa Di Loreto la quale sotto la sapiente guida del suo allenatore Serghei Derkac ha conseguito il personale con 4781 punti, con il rammarico dei tanti punti persi nelle gare dei lanci ma, con la consapevolezza di essere su livelli di assoluta grandezza nelle altre prove: su tutte un favoloso 5,98 nel lungo con ben 1,60 di vento contrario!!! Tra le assolute, due delle nostre tre wonderwoman, allenate da Luca Zanoni, Laura Rendina con 5325 punti e Pamela Serafini con 4929 punti, hanno segnato manco a dirlo di nuovo due personali assoluti e rispettivamente quarto e sesto posto in classifica finale; Laura tra l’altro ha demolito il personale degli 800 metri portandolo a  2’13”44 e ponendola tra le migliori interpreti di questa gara a livello europeo (naturalmente nell’eptathlon), mentre è da rilevare l’ennesimo ritiro di Cristina Paganelli a cui quest’anno proprio non ne va bene una….!

 

Da segnalare Anna Giordano Bruno che  a Lubiana ha saltato 4,20 nell’asta, mancando di pochissimo i 4,30.

A Roma nel Trofeo intitolato all’indimenticabile Anna Catalano, si è vista una Federica Coppola in ripresa che ha limato il personale stagionale dei 1500, portandolo a 4’44”20 ma soprattutto ha dimostrato coraggio e carattere che da un pò di tempo le mancavano. Nella stessa manifestazione nei 400 metri, buon 59”30 della Junior Lorenza Scala ed un ottimo 13”98 sui 100 hs di Giulia Pennella, sporcato da un vento un po’ oltre la norma e dalla caduta della Tomassetti, che la indotta a rallentare per evitarla!!

Infine a  Tivoli buon 24”5 di Eleonora Smargiassi in  un solitario 200 metri.

 

                                                                                                                                                               

 foto di Luigi Buglione

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